Il blocco dello studente fuoricorso: "Mi mancano gli ultimi esami ma non riesco più a studiare"

Il senso di colpa per le aspettative non soddisfatte, la sensazione di essere in ritardo e di essere un peso per gli altri. Sono tutti stati d’animo che possono affliggere l’animo degli studenti universitari che, per un motivo o per un altro, non riescono a stare al passo con il proprio corso di studi. E questo soprattutto a fronte di una pressione esterna e sistemica che vede il successo accademico come una vera e propria forma di riscatto sociale.

Tutte sensazioni che ritroviamo nel racconto social di uno studente fuoricorso di Ingegneria Meccanica. Il 25enne scrive di trovarsi in una situazione di stallo che va avanti ormai da tempo: gli mancano 5 esami ma non riesce a mettersi a studiare, vorrebbe abbandonare gli studi, ma gli mancano soltanto 5 esami… insomma, un loop da cui non sembra esserci via di uscita. E poi: “I miei genitori non la vedrebbero molto bene”.

Guarda anche:

• Fuori corso da 4 anni si sfoga sui social: “Non faccio esami dal 2021, ho lasciato credere di averne solo 2 da completare”

• La gente vi sminuisce per il corso di studi che frequentate? L'ingegnere vs. la sociologa

• "Ho dato solo un esame e mi sento un fallimento", lo sfogo anonimo della studentessa universitaria

• Voto di laurea triennale troppo basso per accedere alle magistrali, lo sfogo dello studente: “Sono condannato?”

• "I genitori non sono mai contenti dei tuoi risultati": lo sfogo della studentessa

La stasi dello studente fuoricorso: “Vorrei lasciare, ma a così poco dalla laurea mi sembra uno spreco”

“Ho 25 anni (ne farò 26 quest’anno), sono alla triennale di ingegneria meccanica e come potete dedurre dall’età sono fuoricorso di qualche anno”, così si presenta lo studente nel suo post su Reddit. “È stato un insieme di vari fattori a farmi perdere tutto questo tempo, al primo anno ho praticamente solo cazzeggiato, poi ho veramente tantissimi esami (circa 28, quando in genere una triennale ne ha di meno), qualche volta si è messa anche un po’ di sfortuna”.

Nonostante tutto, però, bene o male è riuscito a portare avanti il suo percorso. Scrive il 25enne: “In ogni caso sono riuscito a dare il grosso degli esami e me ne mancano solo 5 più la tesi. Il problema è che sono in questa situazione da più di un anno e anche se so che dovrei mettermi sotto a studiare lo riesco a fare solo una settimana/dieci giorni prima dell’esame e di conseguenza non riesco a passarli. Alcuni di questi esami sono quelli tosti tipo scienza delle costruzioni, e la cosa non aiuta.

Da qui arriviamo al dilemma: “Da un lato vorrei lasciare, ma a così poco dalla laurea mi sembra uno spreco, in più i miei genitori non la vedrebbero molto bene, dato che mi hanno sostenuto le varie spese per tutti questi anni e già non sono così entusiasti del fatto che sia così indietro. Per fortuna, o per sfortuna, a breve tornerò a vivere con loro e almeno mi sentirò meno in colpa di fargli spendere soldi per la casa”.

“Avete consigli?”, chiede lo studente alla community di Reddit. “Lasciare potrebbe essere un’opzione migliore di continuare a restare in questo limbo? Oppure avete qualche suggerimento su come ritrovare la motivazione?”.

Skuola.net consiglia

La Statale apre le porte il 17 maggio: scopri l’ateneo al TOP!

I commenti al post: "Sono nella tua stessa situazione"

La maggior parte dei commenti sono di supporto. E non solo per gentilezza, ma anche e soprattutto perché tanti sono quelli che dicono di trovarsi sulla stessa barca: “Fratello sono in una situazione estremamente simile alla tua: ho 24 anni, triennale di ing Informatica, fuoricorso di 2 , mi mancano 4 esami e sta sessione ne stavo preparando 2 ma per 1000 motivi diversi non ne ho dato nemmeno uno”, scrive qualcuno, che conclude: “Io non credo che lasciare l'uni sia una buona opzione né per me né per te, per quanto ci abbia pensato molto ho speso troppo tempo e fatica per non prender almeno la triennale”. Scrive qualcun altro: “Stessa tua situazione (quasi identica): 24 anni e mezzo, triennale di ingegneria meccanica, fuori corso da 2 anni. 6 esami + tesi rimanenti. Io mi sono deciso a finirla piano piano, ci vuole il tempo che ci vuole, pazienza. Fa sicuramente piacere sapere di non essere del tutto soli in questa situazione”. O ancora: “Ciao, meno male che non sono l’unica in questa situazione. 26 anni, anche io fuoricorso ma in Economia. Mi mancano tre esami, ma non riesco a darli: ogni volta che mi metto giù a studiare mi sale l’ansia, mi sembra di non riuscire a memorizzare/capire nulla. Non vorrei mollare perché sono molto vicina alla laurea. Ma pazienza. L’intenzione di finire questo percorso c’è… quindi vedrai che un giorno ce la faremo anche noi”.

E poi c’è chi la prende larga e, in un’ottica più generale, offre un interessante spunto di riflessione sulla logica che c’è dietro il comportamento dello studente: “La cosa più importante da tenere a mente quando si ha un obiettivo a lungo termine molto tosto è che noi siamo esseri umani e abbiamo (chi più chi meno) una determinata soglia di sopportazione, questa è legata spesso al circolo della dopamina cioè quanto un avvenimento o azione istantanea ci fa sentire appagati o immaginando in futuro di ottenere qualcosa che ci farà sentire appagati; quando percepiamo un qualcosa di molto lontano o molto difficile da raggiungere il pensiero di questa condizione fa scendere inevitabilmente il livello di dopamina e lì entra in gioco il livello di sopportazione di una persona proprio perché è una cosa che va contro la nostra natura. Questo dà come risultato apatia, depressione etc etc.”. Conclude l’utente: “Quindi un modo per rialzare il livello medio di dopamina e permetterti di non subire periodi di forte stress dato dall'obiettivo a lungo termine è quello di importi degli obiettivi quotidiani (anche piccoli, facilmente raggiungibili) che possono essere relazionali, sportivi o qualsiasi altra cosa in modo tale da rialzare questo livello medio alzando di conseguenza anche la soglia di sopportazione”. 

Ma c’è anche chi è meno empatico e dà il suo punto di vista in maniera più dura: “Non è che non riesci a studiare, è che procrastini così tanto che ti ritrovi a studiare a ridosso degli esami. Fossi in te andrei di nuovo a lezione, prenderei appunti, li sistemerei e studierei nelle ore libere e nei pomeriggi in modo tale da alleggerire il carico di studio a ridosso degli esami. La soluzione alla maggior parte dei problemi è la prevenzione e la pianificazione. Se invece tutto diventa urgente lavorerai male e sotto stress”.