ImmaFer
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lettera al ministro Valditara

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha recentemente imposto il divieto assoluto di utilizzo degli smartphone nelle scuole superiori, estendendo così una misura già applicata alle scuole elementari e medie. A breve, dunque, gli smartphone non potranno essere usati nemmeno per scopi didattici, fatta eccezione per casi eccezionali.

La decisione ha suscitato reazioni contrastanti, tra cui una lettera proveniente da uno studente di Catania, che ha scelto di scrivere a Skuola.net per far arrivare il suo messaggio direttamente al Ministro. Tra le righe, si esprime la necessità di essere ascoltati e di considerare anche la prospettiva degli studenti.

Riportiamo qui di seguito il testo integrale della lettera.

“Alla Cortese attenzione del Ministero dell'Istruzione e del Ministro professor Giuseppe Valditara”

Egregi,

mi chiamo Luigi, sono uno studente regolarmente iscritto in un istituto di Catania. Con la presente intendo sottoporre alla Vostra attenzione una richiesta formale di riesame e valutazione di impatto della recente circolare ministeriale riguardante il divieto assoluto dell’uso dei dispositivi elettronici personali (smartphone) nelle scuole secondarie di secondo grado.

La norma recentemente emanata, così come attualmente formulata, impone un divieto assoluto e generalizzato all’utilizzo dei dispositivi mobili da parte degli studenti, senza operare alcune distinzioni tra un uso improprio, a fini ricreativi o distrattivi, e un uso didattico, consapevole e funzionale allo studio. Quest’ultimo, fino ad oggi, è stato non solo tollerato, ma in alcuni contesti, esplicitamente incoraggiato, in coerenza con le Linee Guida del PNRR e con i principi della transizione digitale applicata al sistema educativo.

Nel mio caso specifico, e in quello di molti altri studenti e studentesse che passano gran parte della loro giornata (dalle 8 fino alle 17 in media) e studiano all’interno di convitti annessi alle scuole, tale divieto risulta particolarmente penalizzante sul piano del diritto allo studio. Frequentiamo infatti l’ambiente scolastico per circa 10 ore al giorno includendo nel nostro orario anche lo studio in classe obbligatorio. In questo arco di tempo così esteso, gli strumenti digitali come appunti condivisi, esercizi online, video esplicativi e piattaforme collaborative rappresentano per me e per noi una naturale estensione del metodo di studio, ormai consolidato e adattato alle esigenze della didattica moderna.

L’impossibilità di accedere a tali risorse durante la giornata scolastica compromette in maniera concreta e tangibile la qualità del mio e del nostro apprendimento, generando un danno serio, che non può essere recuperato nelle ore serali, spesso limitate dal carico di lavoro e dalla stanchezza. Questo aspetto si aggrava ulteriormente per chi, come il sottoscritto, si prepara all’Esame di Stato, affrontando un anno scolastico già denso di responsabilità e aspettative.

Pur comprendendo l’intento della circolare di garantire un clima scolastico favorevole alla concentrazione e al rispetto delle regole comuni, ritengo che non siano state adeguatamente considerate le eccezioni funzionali e i contesti specifici. Oltremodo, il provvedimento rischia di risultare in contrasto con principi costituzionali importanti: in particolare con l’articolo 3 (eguaglianza sostanziale), l’articolo 34 (diritto allo studio), e con gli orientamenti europei sulla digitalizzazione dei sistemi educativi, che raccomandano un’integrazione consapevole e critica degli strumenti tecnologici nel processo formativo.

Alla luce di queste riflessioni, chiedo formalmente che la circolare venga rivisitata, prevedendo deroghe motivate in casi specifici come lo studio pomeridiano e nelle cosiddette "ore studio" previste nei convitti durante le quali lo studente è tenuto a svolgere attività scolastiche (compiti, ripasso e preparazione alle interrogazioni orali e scritte) che normalmente verrebbero svolte a casa, che sia assicurato che eventuali sanzioni disciplinari non vengano applicate in modo automatico o indiscriminato ma solo dopo un'attenta valutazione del singolo caso condotta dagli organi scolastici competenti.

Confido in un riscontro ufficiale e in tempi ragionevoli poiché la nuova regolamentazione incide in modo rilevante sulla qualità della mia formazione, sul mio benessere e sulla piena tutela dei miei diritti di studente.

Rimango naturalmente a disposizione per eventuali approfondimenti e porgo cordiali saluti,

Luigi

Data pubblicazione 24 Giugno 2025, Ore 14:39 Data aggiornamento 24 Giugno 2025, Ore 17:30
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