
Lei si chiama Martina Massai e a cambiarle la vita è stato un viaggio in Lapponia dove ha capito qual era la strada da imboccare per stare in pace con se stessa.
Oggi è una Travel Content Creator di successo.Martina nella nuova puntata del podcast di Skuola.net, #FuoriClasse, ci ha parlato di come non sia mai troppo tardi per provare a costruire la vita che si sognava da bambini.
Se ti piacciono storie come questa, segui la nostra playlist su Spotify.
-
Leggi anche:
- Marco Carrara, il più giovane conduttore della Rai che con Timeline racconta la complessità dei social
- Greta Cristini, 29 anni: da avvocata anticorruzione a New York ad analista geopolitica e inviata di guerra
- Pegah Moshir Pour, l'attivista che ha spiegato sul palco di Sanremo quello che sta accadendo in Iran
La consapevolezza di aver preso la strada sbagliata
Se c'è qualcosa che rappresenta a pieno Martina è la sua voglia di "scardinare certe regole, certe imposizioni che la società ci ha voluto trasmettere e che però non ci appartengono". Tra queste c'è sicuramente quella del "se non ti laurei nei tempi giusti non concluderai mai nulla nella vita".Da qui la sua carriera scolastica che non rappresenta il classico percorso standard, "ho fatto il linguistico poi ho deciso che volevo salvare gli animali ma non sono entrata in veterinaria visto che il test era molto difficile, solamente in un ramo della facoltà. Tra l'altro, sono stata sette anni all'università nonostante fosse una triennale".
Nel frattempo ha iniziato a lavorare e da lì "ho detto ciao agli esami e ho iniziato a viaggiare capendo quanto stavo bene quando ero fuori". Dopo molti sacrifici "sono anche riuscita a terminare l'università per far contenta la mia famiglia".
La Lapponia e la scelta di cambiare vita
A cambiare in maniera radicale la sua vita è stato il suo viaggio in Lapponia "fatto con la macchina e il mio cane. Lì ho capito che quella doveva essere la mia vita". Per lei viaggiare, infatti, è "quel motore che mi fa andare avanti e che mi fa proprio brillare. Io vado fuori e mi sento una persona libera, nuova. E per un certo punto l'ho fatto anche scappando da tutto quello che c'era qua in Italia come ad esempio il discorso dell'università"."Nel momento in cui io viaggio e mi sposto" - continua - "riesco a vedere tutta la mia vita in una prospettiva diversa". Prospettiva che cerca di trasmettere anche sui social dove cerca di raccontare i Paesi che visita andando oltre gli stereotipi a cui troppo spesso sono legati.
"Per esempio tutti dicono che i norvegesi sono freddi ed è vero, non sono persone che ti abbracciano però ti dimostrano tutto quello che devono facendo qualcosa di concreto. Io ero in una cittadina, stavo cercando di andare da un'altra isola e per strada ho chiesto aiuto a una signora che mi ha letteralmente caricato in macchina e mi ha portato a destinazione".
Paolo Di Falco