
Jorit Agoch, dopo il discusso murale a Mariupol, torna a far parlare di sé per uno scatto che lo ritrae con Vladimir Putin in occasione del Forum internazionale della Gioventù, a Sochi, in Russia.
Come fa sapere il ‘Quotidiano Nazionale’, l’artista avrebbe chiesto dalla platea il permesso di scattare una foto insieme per “dimostrare all’Italia” che il presidente russo “è umano”. Una richiesta strana, che però ha ottenuto l’effetto sperato.
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Dopo Irene Cecchini, un altro italiano fa parlare di sé in occasione del Forum internazionale della Gioventù. In questo caso si tratta di un artista street, Jorit Agoch, originario di Napoli, il quale ha incontrato il presidente al festival con tanto di abbracci e complimenti reciproci. Tutto sarebbe iniziato perché l’artista avrebbe chiesto un selfie dal pubblico: “Voglio dimostrare all’Italia che sei un essere umano come tutti gli altri”. Putin acconsente di buon grado, chiamandolo sul palco: “Italia e Russia sono uniti da arte e libertà, contro la propaganda occidentale”, dice, sottolineando ancora una volta la stretta alleanza tra i due Paesi, come aveva già fatto con la studentessa Irene Cecchini. E poi arriva il momento degli scatti che tanto stanno facendo parlare.
Chi è Jorit Agoch
Originario di Quarto Flegreo, comune nell’hinterland napoletano, Jorit Agoch, al secolo Ciro Cerullo, si forma all’Accademia di Belle Arti del capoluogo campano. I suoi lavori cominciano a girare già dal 2011, comparendo al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, fino all’esposizione al Macro di Roma, nel 2013. Ma la fama arriva soprattutto grazie alle sue opere di street art, ritratti a tutta parete sulle case dei quartieri popolari degradati, con l’intento di riqualificare le periferie. Tra questi c’è per esempio il celebre ritratto di Maradona (sulla facciata di un palazzo nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, Napoli), così come quello di Hamsik, Eduardo De Filippo, San Gennaro, Fabrizio De André. Tutti ritratti, questi, che hanno in comune quattro segni rossi, due per guancia, simili a cicatrici.
Nel 2018, Jorit è stato arrestato dalle autorità israeliane per aver ritratto l’attivista palestinese Ahed Tamimi in favore della sua scarcerazione. Ma Jorit è finito anche al centro delle polemiche per un murale in particolare, quello comparso su un palazzo di Mariupol, nel cuore dell’Ucraina in guerra. Si tratta di un murale ritraente una bimba in lacrime sotto le bombe. “L’idea”, aveva spiegato Jorit, come riportato da ‘SkyTg24’, “era mostrare i problemi dei bambini del Donbass al mondo intero. I media occidentali spesso distorcono la realtà. Per esempio parlano delle sofferenze dei bambini di un Paese, ma rimangono in silenzio su quello che succede in quello vicino”. Di quell’opera si era discusso a lungo. La bimba protagonista del ritratto ha negli occhi i colori della bandiera russa e i missili portano incisa la scritta Nato. In basso, a sinistra, è anche presente la bandiera antifascista.