
Contagi, isolamento e vaccinazioni. Tre parole che ci riportano alla mente un periodo non molto distante nel tempo e che noi tutti vorremmo lasciarci alle spalle. Eppure, stando all'allarme lanciato dal Professor Matteo Bassetti, primario di malattie infettive presso l'ospedale 'San Martino' di Genova, presto potremmo avere a che fare con una nuova epidemia.
Lo scienziato ha infatti sottolineato come i dati sui casi attuali di morbilllo in Italia siano particolarmente allarmanti: della stessa idea anche Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università Statale di Milano.
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Stando ai dati provenienti dall'Istituto Superiore di Sanità, nei primi 3 mesi del 2024 i casi di morbillo in Italia sono stati 213, l'85% dei quali confermati (181). Trentaquattro infezioni sono state notificate a gennaio, 93 a febbraio e 86 a marzo. L'ISS ha segnalato che quasi 9 contagiati su 10 (l'88,2% dei pazienti) non erano vaccinati. L'incidenza più alta – vale a dire il 68% dei contagiati - è stata riscontrata in tre regioni: Lazio (dove si registra la maggioranza dei casi), Sicilia e Toscana. L'età media degli infetti è di 31 anni, ma l'incidenza più elevata è stata osservata nella fascia di età che va da zero a quattro anni: e ben undici contagiati avevano meno di un anno di età.
Come si contrae il morbillo
I dati "confermano che purtroppo in questo 2024 è partita un'epidemia: abbiamo numeri significativi, 213 casi in 3 mesi, rispetto al 2023 con pochi casi. E' solo l'inizio, il peggio deve arrivare e temo che sarà a cavallo dell'estate. La popolazione colpita è non vaccinata o con una sola dose, tra 15 e 40 anni, una fascia già messa in evidenza dal report dell'Ecdc che aveva registrato 30mila casi nel 2023. Mi colpisce che nessuno si preoccupi per le complicazioni: non è una malattia tranquilla e gestibile, se la prendi in età adulta può essere grave e dare complicazioni", ha affermato Matteo Bassetti all 'Adkronos'. Il primario ha poi aggiunto: "La vaccinazione è lo strumento di protezione che il Servizio sanitario nazionale deve mettere in campo. Non è più iniziativa del singolo, ma serve l'intervento dello Stato che deve tutelarsi con le vaccinazioni".
Nella stessa direzione viaggia Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università 'Statale' di Milano. Il medico parla di una “necessità di promuovere campagne per ripristinare la protezione vaccinale. Serve informazione e serve un impegno proattivo da parte dei Dipartimenti di prevenzione”. Secondo il virologo il motivo di questo exploit di casi si deve principalmente alla mancata copertura vaccinale, calata nel corso degli anni. Per questo motivo rilancia: "Essendo il morbillo una malattia con un indice di trasmissibilità R0 molto alto (ogni caso ne può generare 13-15), e avvenendo il contagio attraverso il respiro, l'unica strategia è la vaccinazione".