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incendio california
Fonte foto: Wired


Più di 24 vittime, almeno 180mila sfollati e danni ambientali stimati per decine di milioni di dollari. Dallo scorso martedì la California è alle prese con un inferno di fuoco che si sta propagando nell'area della città di Los Angeles.

La 'tempesta di fuoco perfetta', come l'hanno definita polizia e vigili del fuoco, la più grande che si sia mai vista in città secondo gli esperti. E che pare non abbia intenzione di placarsi: i due roghi principali, Palisades e Eaton hanno raggiunto rispettivamente un'estensione di 9600 ettari e 5700 ettari.

Sulle cause che hanno provocato il disastro bisogna ancora fare luce, anche se nelle ultime ore qualcosa è venuto a galla.

Indice

  1. Los Angeles, quali aree interessate dagli incendi?
  2. Incendio Los Angeles: le ipotesi sulle cause dei roghi
  3. Cosa sono i venti di Santa Ana e cosa c'entrano con i roghi

Los Angeles, quali aree interessate dagli incendi?

Come confermato dal CAL FIRE (Department of Forestry and Fire Protection) californiano, al momento sono cinque i roghi principali nell'area: Palisades, tra Santa Monica e Malibu (circa 7000 ettari); Eaton, sopra Pasadena (4300 ettari); Hurst, sopra San Fernando (271 ettari); Lidia, a nord della foresta nazionale (140 ettari); Sunset, nelle colline di Hollywood (17 ettari). I più grandi, e potenzialmente pericolosi, sono i roghi di Palisades ed Eaton.

Incendio Los Angeles: le ipotesi sulle cause dei roghi

Nelle ultime ore, si è molto parlato di un possibile malfunzionamento della rete elettrica cittadina.

Secondo Bob Marshall, amministratore delegato di Whisker Lab (società che si occupa del monitoraggio di forniture energetiche), i sensori di cui dispone l'azienda avrebbero inviduato un numero insolitamente alto di guasti e stress alle linee proprio nelle vicinanze dei luoghi in cui si sono formati i roghi. Un'ipotesi che dovrà essere verificata o smentita dalle indagini.

Altre fonti, tra cui Il Corriere della Sera, parlano invece di un possibile 'strascico' dell'incendio che, la notte di Capodanno, è divampato Temescal Ridge, nelle montagne di Santa Monica.

Qui, il Washington Post ha analizzato una serie di immagini satellitari e comunicazioni radio, sostenendo la tesi secondo la quale il rogo di Palisades proverrebbe dalla stessa zona in cui i pompieri hanno domato un incendio causato da dei fuochi d’artificio.

Secondo gli esperti, l'ipotesi che i forti venti possano avere riappiccato l'incendio non sarebbe da escludere.

Cosa sono i venti di Santa Ana e cosa c'entrano con i roghi

Ma perché è così difficile domare gli incendi? Secondo gli esperti di GeoPop, a complicare le cose sarebbero anche i cosiddetti venti di Santa Ana, che in questi giorni soffiano molto forte nella California meridionale.

Caldi, secchi, intensi; i venti di Santa Ana si formano nell'entroterra desertico degli Stati Uniti occidentali e soffiano verso la costa, accelerando e riscaldandosi quando scendono dai rilievi che circondano Los Angeles.

Sono venti tipici del periodio autunno-inverno e consistono in un fattore che alimenta i roghi. Essenzialmente per due motivi:

  • essendo caldi e secchi tolgono umidità alla vegetazione, che dunque diventa più propensa a infiammarsi;
  • essendo veloci trasportano efficacemente le fiamme.

Se a questo poi aggiungiamo un terreno asciutto, privo di umidità, dopo sei mesi senza pioggie, è facile capire come l'incendio abbia raggiunto una tale portata in così poco tempo.

Data pubblicazione 14 Gennaio 2025, Ore 10:23
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