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Cosa sappiamo dei dispositivi di Hezbollah fatti esplodere in Libano articolo
 

Con un attacco dalle modalità senza precedenti, migliaia di cercapersone e radio walkie-talkie appartenenti a membri di Hezbollah sono esplosi simultaneamente in tutto il Libano martedì e mercoledì, uccidendo almeno 26 persone e ferendone migliaia.

Dopo l'attacco attraverso i cercapersone di martedì, gli ospedali di tutto il Libano sono stati travolti dall'afflusso di pazienti tanto che sono stati allestiti ospedali da campo per accogliere i feriti.

Hezbollah ha puntato il dito contro Israele e ha giurato di vendicarsi.

Israele ha rifiutato di commentare, ma le esplosioni di martedì sono avvenute solo poche ore dopo che l'esercito israeliano ha annunciato di aver ampliato i suoi obiettivi nella guerra scatenata dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre per includere la sua lotta contro Hezbollah lungo il confine con il Libano.

Non è ancora chiaro come sia stato portato a termine un attacco così audace, ma ecco cosa sappiamo al momento.

Come si sono diffusi i cercapersone e i walkie-talkie esplosivi?

Una piccola quantità di esplosivo è stata piazzata all'interno di un lotto di 5.000 cercapersone ordinati da Hezbollah per i suoi membri. I servizi segreti israeliani sono ritenuti responsabili, secondo gli osservatori internazionali. "Il Mossad ha iniettato una scheda all'interno del dispositivo che contiene materiale esplosivo che riceve un codice. È molto difficile rilevarlo con qualsiasi mezzo. Anche con qualsiasi dispositivo o scanner", ha detto una fonte libanese alla stampa.

Un'altra fonte ha detto all'agenzia Reuters che fino a 3g di esplosivo erano stati nascosti nei nuovi cercapersone e che erano passati "inosservati" da Hezbollah. La fonte ha detto che 3.000 cercapersone erano esplosi quando era stato inviato loro un messaggio in codice, attivando simultaneamente gli esplosivi.

Un funzionario americano che ha parlato in forma anonima al New York Times ha fatto affermazioni simili, aggiungendo che i dispositivi erano stati manomessi prima di raggiungere il Libano. Si dice che in ogni cercapersone fosse nascosto del materiale esplosivo accanto alla batteria, insieme a un interruttore che avrebbe potuto far detonare il dispositivo a distanza.

Secondo il New York Times, i cercapersone hanno ricevuto un messaggio alle 15:30 ora locale che sembrava provenire dalla leadership del gruppo. Si ritiene che sia stato questo messaggio ad aver attivato gli esplosivi. In effetti, diversi video in circolazione delle esplosioni sembrano mostrare le vittime che controllano i loro cercapersone nei secondi prima che esplodessero.

Sono emersi meno dettagli sulle esplosioni dei walkie-talkie di mercoledì, ma secondo Reuters erano stati acquistati da Hezbollah cinque mesi fa, più o meno nello stesso periodo in cui erano stati acquistati i cercapersone. Il Mossad non ha commentato nessuno dei due attacchi.

Da dove provengono i dispositivi?

Sembra che il piano sia stato elaborato nel corso di molti mesi. Si ritiene che i walkie-talkie siano stati acquistati più o meno nello stesso periodo dei cercapersone e le immagini dei dispositivi esaminati dalla Reuters mostravano un pannello interno con la scritta "made in Japan".

Altre fonti hanno riferito a Reuters che questi cercapersone erano stati introdotti nel paese nella primavera di quest'anno. Una fonte vicina a Hezbollah ha dichiarato all'agenzia di stampa AFP che "i cercapersone esplosi riguardano una spedizione importata di recente da Hezbollah", che sembra essere stata "sabotata alla fonte". Una fonte libanese ha detto a Reuters che i dispositivi, identificati come modello AR-924, erano stati modificati dal servizio di spionaggio israeliano "a livello di produzione".

Secondo alcune ricostruzioni l'azienda produttrice dei dispositivi si chiamerebbe Gold Apollo e avrebbe sede a Taiwan. Il presidente di questa azienda ha negato con forza di essere a conoscenza che i suoi dispositivi fossero stati manomessi. Ha poi aggiunto che i cercapersone utilizzati nell'attacco non erano stati fabbricati dalla Gold Apollo ma dalla BAC Consulting, un'azienda con sede in Ungheria che avrebbe il diritto di usare il marchio dell'azienda taiwanese. Tuttavia l'amministratore delegato della BAC, ha detto alla NBC: "Io non produco i cercapersone. Sono solo l'intermediario". In effetti, secondo la maggior parte degli analisti, affinché Israele potesse incorporare un innesco esplosivo nel nuovo lotto di cercapersone, avrebbe probabilmente avuto bisogno di accedere alla catena di fornitura di questi dispositivi.

Perché Hezbollah usa i cercapersone?

Un cercapersone è un piccolo dispositivo wireless che può ricevere e, in alcuni casi, inviare messaggi, ma non può effettuare chiamate. Popolare negli anni '80 e '90, il suo utilizzo è rapidamente diminuito nei primi anni 2000 con l'avvento dei telefoni cellulari. Hezbollah è noto per l'uso di dispositivi meno tecnologici per comunicare perché, a differenza dei telefoni cellulari, riescono a eludere il tracciamento della posizione e il monitoraggio da parte dell'intelligence israeliana.

Perché non usano i cellulari?

Hezbollah è ben consapevole della minaccia rappresentata dall'uso dei telefoni cellulari. A febbraio, il segretario generale del gruppo, Hassan Nasrallah, ha avvertito i sostenitori che i loro telefoni erano più pericolosi delle spie israeliane, dicendo che avrebbero dovuto rompere, seppellire o chiudere a chiave i dispositivi in una scatola di ferro. I telefoni cellulari possono essere utilizzati per tracciare la posizione di una persona perché inviano regolarmente segnali ai ripetitori mentre ci si sposta, consentendo al segnale di spostarsi tra i diversi ripetitori della rete.

Come misura di sicurezza, quindi, Hezbollah preferisce i cercapersone, che utilizzano il segnale dalle reti di trasmissione per ricevere un messaggio ma non "rispondono". Tuttavia, chiaramente i miliziani non avevano previsto che il dispositivo stesso sarebbe stato utilizzato come potenziale arma.

Antonio Libonati