
I giovani della Gen Z sono sempre più distanti dalla laurea. Almeno negli Stati Uniti, dove nel recente periodo il trend starebbe prendendo sempre più piede tra i giovani.
A segnalarlo è Federico Rampini su 'Il Corriere della Sera'.
Secondo l'inviato, la Gen Z guardarebbe con una certa sfiducia il percorso accademico: dispendioso, tortuoso e che non porterebbe poi i risultati sperati una volta sbarcati nel mondo del lavoro. Molto meglio quindi, per il post-diploma, puntare un percorso tecnico-professionale: si trova lavoro prima e si guadagna molto di più.
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Laurea addio
L'università, si sa, è anche un laboratorio di pensiero e confronto. La diaspora in Medio Oriente ha portato alla luce diverse problematiche nelle università americane, prima fra tutte l'anti-semitismo che sembra tornare a fare capolino. Succede quindi che, in seguito alla pioggia di proteste che ha investito la storica università di Harvard, l'ateneo registri un calo del 5% nelle iscrizioni. Ma non si tratta soltanto di questioni idelogico-politiche. Secondo Rampini, infatti, la motivazione che porta sempre più giovani a 'driblare' il percorso universitario, sarebbe – banalmente – l'assenza di prospettive, in termini di guadagno e certezze.
Molto meglio reclinare su una professione di tipo tecnico manuale. Per fare un esempio, un capomastro guadagna in media 10mila dollari all'anno in più rispetto a un contabile di azienda o a un perito informatico: non è un caso che, segnala il giornalista, in un anno le iscrizioni agli istituti tecnici professionali che insegnano i mestieri dell'edilizia siano aumentate del 23%.
@corrieredellasera Addio laurea. Molto meglio un titolo tecnico professionale, si trova lavoro prima e si guadagna di più. Così il mercato del lavoro americano sta rieducando la generazione z. Avrete già letto del calo di iscrizioni ad Harvard. Sì, quando si scopre che per 70 mila dollari di retta annua si riceve lavaggio del cervello e indottrinamento ideologico il rapporto costi benefici non funziona molto bene. Ma dietro il caso di Harvard, che è specifico, c’è un fenomeno molto più ampio. La generazione z si sta disamorando dal titolo di studio universitario perché scopre che è molto meglio essere abilitati a una professione di tipo tecnico manuale. Per esempio, sono aumentati del 23% in un anno le iscrizioni a quegli istituti tecnico professionali che insegnano mestieri legati all’edilizia. Un capomastro edile guadagna mediamente 10 mila dollari all’anno in più di un contabile in un’azienda o perfino di un esperto informatico che viene assunto immediatamente dopo la laurea. Quindi c’è questo deflusso, spostamento di giovani americani – la cosiddetta generazione z – dalle università verso tutte quelle scuole di tipo tecnico professionale che avviano ai mestieri più richiesti dal mercato. Evidentemente, a volte, il mercato funziona. Oriente Occidente di Federico Rampini #laurea #genz #usa #generazionez #federicorampini #orienteoccidente #corrieredellasera suono originale - Corriere della Sera