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studente al computer con una mano tra i capelli

Si tratta di una situazione condivisa da molti giovani, che si trovano a navigare in acque impervie: da una parte ci sono le proprie ambizioni personali, spesso poco aderenti alla concretezza della realtà per via della poca esperienza; dall’altra parte le aspettative pressanti dei genitori che, sognando per i figli un futuro promettente, si spingono a invadere la loro zona decisionale con tutta una serie di imposizioni che finiscono per ottenere un effetto tutt’altro che positivo. 

 

 

È questo il quadro che emerge in maniera lampante dalla testimonianza di uno studente 21enne di Medicina, che si sfoga su Reddit raccontando la sua situazione disperata: “Sono stati i 3 anni peggiori di tutta la mia vita”.

 

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Il post dello studente di Medicina che vuole cambiare: “Quando ho detto ai miei di voler fare fisica è iniziato l'inferno”

Scrivo questo post un po' in preda alla disperazione”, esordisce così lo studente, che poi passa alle presentazioni: ha 21 anni ed è iscritto al terzo anno di una costosa Università privata di Medicina, anche se, ammette, ha dato soltanto tre materie su 19. 

Una facoltà, insomma, che proprio non gli piace.

Ma allora perché l’ha scelta? Semplice, non è stata una sua decisione. Ho fatto i test sotto estrema pressione dei miei genitori, e poi disgraziatamente sono entrato. Io non volevo veramente fare medicina, volevo fare fisica. Ero molto appassionato di matematica e fisica, ed anche bravo. Non sono un genio, certo, però diciamo che me la cavo. Quando ho detto ai miei di voler fare fisica è iniziato l'inferno. In sintesi mi dicevano che "quelli sono dei morti di fame" (i fisici), e che avrei dovuto fare i test per medicina. Abbiamo avuto molti litigi, ripeto: è stato un inferno. Io poi stupidamente feci i test, e passai in una privata, e dopo mi immatricolai (se passi, che fai? Non ti immatricoli?). Come volevasi dimostrare è stato un disastro. Non solo avevo la frustrazione di fare altro rispetto a ciò che per cui STRAVEDEVO, ma inoltre lo studio estremamente mnemonico della medicina non era ASSOLUTAMENTE adatto a me. Non riuscivo a studiare, e così ho accumulato materie su materie. In più ci sono le obbligazioni che comporta medicina, vale a dire la frequenza obbligatoria e i tirocini estenuanti”.

La situazione, fa presente il 21enne, non è delle migliori: Sono stati i 3 anni peggiori di tutta la mia vita. Non ho più passioni, non ho più ambizioni, non ho voglia nemmeno di vivere. Sono come un morto che cammina. Il rapporto con mio padre è peggiorato, e non di poco. La psichiatra mi ha prescritto antipsicotici e antidepressivi, che però sto rifiutando di prendere. Vado dalla psicologa ormai da 6 mesi.Sono estremamente frustrato e insoddisfatto. Non so cosa fare, se stringere i denti e continuare a mangiare m***a, oppure cambiare”. 

Cambiare, dunque. Ma anche in questo caso per il ragazzo non è facile come possa sembrare. Altri problemi, altri ostacoli: “Io non tocco matematica e fisica da 3 anni (in realtà ho fatto l'esame di fisica del primo anno di medicina, e ci ho preso 30L), non sono allenato, e dovrei in caso iniziare a 22 anni. In più sono del sud, qua non c'è lavoro, ma proprio zero. Solo medicina assicura un lavoro serio qui. E non è cosa da poco, perché con medicina potrei subito lavorare qui nel mio paese risparmiando i soldi dell'affitto”. 

E ancora:Avrei voluto fare fisica per diventare un professore di liceo. Sono bravo a spiegare, e lo farei anche con molta passione e SOPRATTUTTO per i ragazzi più difficili, che sono quelli che hanno più bisogno della scuola. Ma sento di aver perso ormai troppo tempo. La strada per diventare professore di ruolo è impervia e piena di anni di precariato, per me che voglio farmi una famiglia sarebbe un suicidio economico passare da medicina a questa strada. Poi ci sono i concorsi che escono una volta sì e una volta no… insomma, è una strada poco sicura. Se volete dirmi qualcosa, fate pure, mi sono sfogato”.

 

I commenti al post: “Sii realista e molla”

Numerosissimi i commenti sotto al post-sfogo dello studente. Qualcuno cerca per esempio di razionalizzare: Ma che perso troppo tempo, hai 21 anni. Suicidio economico sarebbe rinunciare al corso di studi in cui non dai esami e con cui inizierai a lavorare tra 10 anni?”. In molti si dicono d’accordo: “Sei iscritto da 3 anni e praticamente non stai dando esami. Quindi non sta funzionando. Ci hai provato, hai visto che non funziona, prendine atto e decidi di conseguenza”. Qualcuno è ancora più diretto: Hai dato tre esami. Dopo tre anni. A medicina ce ne sono una quarantina. Sii realista e molla

Un altro utente dice: “Se sei messo così all'università (che di sicuro è meno stressante del lavoro del medico) le cose non miglioreranno. Ascoltami, come professore non diventerai mai ricco, e ultimamente hanno complicato l'iter prevedendo crediti aggiuntivi ecc... MA stai sicuro che come professore di matematica e fisica ti chiamano. Forse non al sud, ma una delle classi di concorso come professore in cui ci sono SEMPRE posti scoperti”. Conclude l’utente: Lascia stare i tuoi genitori, se in 3 anni sei a questo punto le cose non miglioreranno, rischi oltre che di non laurearti di peggiorare la tua salute mentale (cosa che è già successa)”.

C’è poi chi parla per esperienza diretta: “Figlia fisica, figlio ingegnere. Nessun problema a trovare lavoro, anzi. I laureati in fisica sono pochi e molto richiesti”.

 Non mancano poi i giudizi rivolti ai genitori: Come rovinare la vita ad un figlio”.

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