
Mentre la guerra in Ucraina prosegue da quasi due mesi, il Ministero della Difesa russo ha fatto sapere che è stato testato con successo il nuovo missile balistico intercontinentale Sarmat, uno dei nuovi sistemi missilistici annunciati da Vladimir Putin in uno dei suoi discorsi del 2018 ma, andiamo a vedere cos'è e se rappresenta una nuova minaccia.
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Cos'è il nuovo missile balistico intercontinentale Sarmat?
Il nuovo missile lanciato dal cosmodromo di Plesetsk ha un raggio d'azione di 18.000 chilometri ed è stato progettato per sostituire il Voyevoda, il missile intercontinentale più pensate del mondo chiamato "Satana". Quello che è stato già ribattezzato "Satana II" può trasportare fino a un carico di 10 tonnellate, comprese le armi nucleari, e può mirare a più posizioni contemporaneamente.Lo stesso Ministero della Difesa ha affermato che: "Il nuovo missile è in grado di colpire bersagli a lungo raggio utilizzando varie traiettorie di volo" e "ha caratteristiche uniche che gli consentono di penetrare in modo affidabile qualsiasi sistema di difesa antimissilistico esistente e futuro". Il missile che, stando al Servizio di ricerca del Congresso degli Stati Uniti, può trasportate dieci o più testate nucleari era anche stato celebrato in passato dalle fonti russe in quanto, secondo i loro calcoli, un solo "colpo" può spazzare via una regione grande quanto la Gran Bretagna.
Una nuova minaccia per l'Europa e gli Stati Uniti?
Nonostante Putin abbia ribadito come:"Questa arma davvero unica rafforzerà il potenziale di combattimento delle nostre forze armate, assicurerà in modo affidabile la sicurezza della Russia dalle minacce esterne e fornirà spunti di riflessione a coloro che, nel fervore di una frenetica retorica aggressiva, cercano di minacciare il nostro Paese", in realtà il test del missile che era già programmato per l'inizio dell'anno non rappresenta attualmente una minaccia e anche per gli stessi Stati Uniti il tutto sarebbe di "routine".Il Cremlino infatti, da un po' di tempo, ha deciso di investire nella creazione di apparati militari con l'obiettivo di superare quelli in dotazione degli americani. Nel suo discorso del marzo del 2018 il Presidente Putin aveva sottolineato lo sviluppo di numero armi oltre al Sarmat come i missili ipersonici Avangard, Tsirkon e Kinzhal o il super drone atomico Poseidon. Dall'altro lato il test del missile sembra essere comunque una dimostrazione di forza della Russia in quanto, anche se è vero che il lancio era già in calendario, si sarebbe potuto spostarlo come hanno fatto alcune settimane fa gli USA con il lancio di un loro nuovo missile balistico.
Paolo Di Falco