5' di lettura 5' di lettura
Che cos'è il botulino, il batterio che potrebbe aver ucciso una donna dopo una pizzaIl pasto consumato in una pizzeria sabato sera potrebbe essere stato la causa della morte di Gerardina Corsano, 46 anni, portata d’urgenza al pronto soccorso di Ariano Irpino, in provincia di Avellino.
Al centro dei sospetti c’è un’intossicazione da botulino, ancora però da dimostrare.

Fonte foto: Ansa

Il marito di Gerardina, Angelo Meninno, un imprenditore agricolo di 52 anni, è stato ricoverato con gli stessi sintomi e trasferito al Cotugno di Napoli. Come fa sapere ‘Ansa’, che riporta la notizia, le sue condizioni, sebbene stabili, rimangono gravi.

Cos’è successo?

Sposati da due anni, Gerardina e Angelo hanno iniziato a sentirsi male nella tarda serata di sabato, dopo aver partecipato a un battesimo, dove Gerardina faceva da madrina. Una volta tornati a casa a Fiumarelle, al confine tra i comuni di Ariano Irpino e Flumeri, i dolori sono aumentati progressivamente. Dopo i primi accertamenti al Pronto Soccorso, i due sono stati dimessi. Tuttavia, a causa della persistenza del dolore, sono tornati in ospedale il giorno successivo, lunedì, e sono stati nuovamente dimessi. Nella notte, la situazione è peggiorata fino alla tragedia: Gerardina è deceduta, nonostante il ricovero d'urgenza in ospedale in compagnia del marito.

Sarà l'autopsia a determinare se la morte possa essere attribuita all'intossicazione da botulino, ma i sospetti per il momento vanno in quella direzione. Inoltre, il magistrato ha disposto il sequestro del ristorante di Ariano Irpino in cui la coppia aveva cenato. Una nipote della coppia, come riporta ‘Ansa’, ha raccontato che durante la cena in pizzeria, Angelo aveva notato uno strano odore dopo aver condito la pizza con un olio al peperoncino e aveva invitato sua moglie a assaggiarla.

Botulino: che cos’è?

Il botulino alimentare è una malattia causata dalle tossine prodotte dai clostridi, microrganismi che si trovano nell'ambiente, soprattutto sotto forma di spore, in vari contesti come il suolo, i sedimenti marini e di lago, polvere e alimenti. Le condizioni ideali per la crescita di questi clostridi includono la mancanza di ossigeno, substrati moderatamente acidi e fonti di proteine consistenti.

Clostridium botulinum, il più noto tra questi microrganismi, è stato identificato come il responsabile del botulismo per la prima volta nel 1897 da Emile van Ermengem, in seguito a un focolaio di botulismo alimentare che si è verificato in Belgio durante un funerale. Il nome “botulismo”, fa sapere ‘Today’, deriva dal termine latino “botulus” (salsiccia), perché inizialmente fu associato al consumo di salsicce preparate in casa, sebbene in Italia la maggior parte dei casi di botulismo sia legata al consumo di prodotti vegetali.

Sintomi del botulismo

Il botulismo alimentare può colpire individui di qualsiasi età e non è trasmissibile da persona a persona. I sintomi solitamente si manifestano da poche ore a oltre una settimana dopo il consumo di alimenti contaminati (6 ore - 15 giorni). Ma la sintomatologia tende a comparire mediamente entro 24-72 ore dopo il consumo degli alimenti contaminati. La gravità della malattia è direttamente proporzionale alla tempestività della comparsa dei sintomi.

I sintomi variano da forme lievi che possono risolversi spontaneamente a forme più gravi che possono anche portare alla morte. I più comuni comprendono problemi visivi come annebbiamento e sdoppiamento della vista, dilatazione delle pupille, difficoltà nell'aprire le palpebre, difficoltà nella pronuncia, difficoltà nella deglutizione, secchezza delle bocca e della gola, e stipsi. In molti casi, si verifica anche la ritenzione urinaria. Nei casi più gravi, si può sviluppare un'insufficienza respiratoria che può essere letale, a causa dell'interferenza nella conduzione nervosa ai muscoli responsabili della respirazione. I sintomi caratteristici del botulismo progrediscono in modo simmetrico (colpiscono sia il lato destro che sinistro del corpo) e in modo discendente (dalla testa al collo, al torace e fino alla paralisi degli arti), manifestandosi come una paralisi flaccida.

Nonostante la potenziale gravità del botulismo, una diagnosi tempestiva può portare a una completa guarigione entro alcune settimane o mesi.