
Un segnale di grande rilevanza in vista dei sempre più crescenti contagi che hanno portato al ritorno in zona rossa di 20 comuni della regione Alto Adige. La terza dose sarà fondamentale per evitare ulteriori restrizioni e per difendersi dalla nuova ondata. Intanto, dal Ministero si valuta anche la possibilità di ascoltare le richieste di alcuni governatori di regione che chiedono meno restrizioni per chi si è già sottoposto al vaccino.
Leggi anche:
- In Austria lockdown e obbligo vaccinale da febbraio. E in Italia?
- Green Pass, possibile un nuovo decreto: cosa potrebbe cambiare
- Cosa cambia per le scuole in zona gialla, arancione e rossa
Terza dose di vaccino dopo 5 mesi dall'ultima somministrazione
La terza dose del vaccino anti-covid si potrà ottenere quando saranno trascorsi 5 mesi (150 giorni) dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato. A stabilirlo è stato il Ministero della Salute, insieme ad Aifa, governo e regioni, che tramite una circolare ha disposto l'aggiornamento delle indicazioni valide a partire da mercoledì 24 novembre.Secondo il Ministro della Salute, Roberto Speranza, la terza dose di richiamo è "cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto". Una ulteriore precauzione per scongiurare l'aumento dei contagi e la circolazione virale nel nostro Paese.
I primi a ricevere la dose di richiamo, oltre alle categorie fragili e ai vaccinati in unica dose con Janssen, saranno gli over 40.
Meno restrizioni per i vaccinati
Nel corso dell'incontro tra Governo e Regioni, una delle richieste più sentite è stata quella di ricevere meno restrizioni per i vaccinati, nel caso in cui dovesse essere necessario un passaggio di zona ad alto rischio di contagio, come accaduto per i 20 comuni in Alto Adige.
In particolare, è stato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, a sollevare la questione: "Le ipotesi discusse con il governo sono di far sì che nel passaggio di zona e quindi in giallo, arancione e rosso, ci sia maggiore possibilità di svolgere attività per chi è vaccinato"
Non stato raggiunto un accordo sul tema, ma dal ministero fanno sapere che verrà valutata anche questa ipotesi.