
Nelle ultime ore, in vista del periodo natalizio e dell'aumento dei contagi, le regioni stanno facendo pressione al Governo per pensare ad un Green pass rafforzato in modo da evitare la zona gialla o arancione delle regioni e il sovraffollamento delle terapie intensive.
Alla luce delle pressanti richieste potrebbe arrivare già un decreto durante la prossima settimana che modifichi la durata della Certificazione Verde e i criteri di accesso agli spazi pubblici nel tentativo di evitare un lockdown nazionale come invece sta avvenendo in altri paesi Europei, come l'Austria dove l'incidenza è arrivata a 1.000 casi ogni 100mila abitanti. Vediamo insieme quali potrebbe essere le possibili novità introdotte.
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La riduzione della validità del Green Pass da 12 a 9 mesi
Una delle novità certe che dovrebbe essere introdotta è la riduzione di validità della certificazione verde da 12 a 9 mesi. Ipotesi che è sostanziata anche dagli ultimi studi dell’Istituto superiore di sanità che dimostrano la diminuzione delle copertura vaccinale dopo i 6 mesi dall'ultima somministrazione e, proprio per questo, nelle prossime settimane i contagi potrebbero lievitare ulteriormente.Per far fronte alla diminuzione della copertura vaccinale, il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso di anticipare la somministrazione della terza dose per la fascia di età tra i 40 e i 60 anni a cui si dovrebbe aggiungere, entro la fine del mese, il via libera dell'Ema per la somministrazione del vaccino ai bambini tra i 5 e gli 11 anni.
Il richiamo dopo 5 mesi per il personale sanitario
Il decreto inoltre dovrebbe confermare l'obbligo per tutto il personale sanitario e per il personale delle Rsa di sottoporsi alla terza dose e, in cabina di regia, si sta valutando di fissarlo per la fine del quinto mese dopo l'ultima somministrazione.Quest'ultima decisione però dipenderà dal parere dei componenti del Cts dato che l'Ema aveva fissato a sei mesi l'intervallo di tempo tra la somministrazione della seconda e della terza dose.
I tamponi: dubbi su validità e durata
Per quanto riguarda i tamponi, tanti sono i dubbi in quanto viene messa in discussione l'attendibilità dei tamponi antigienici e, proprio per questo, qualcuno vorrebbe eliminare come mezzo per poter ottenere il Green Pass.Oggetto di discussione è anche la durata dei tamponi molecolari: secondo molti scienziati la durata di 72 ore è troppo elevata e andrebbe ridotta considerando che in questo lasso di tempo ci si potrebbe infettare comunque. Sul tavolo c'è la possibilità di ridurre la validità del molecolare a 48 ore e quella dell’antigienico a 24 ore.
Nuovi divieti per i no vax
Per quanto riguarda le restrizioni per i non vaccinati, le regioni sembrano compatte nel rendere per loro inaccessibili tutti i luoghi al chiuso come bar, ristoranti, cinema, teatri... Decisione che al ministero della Salute viene ritenuta "inevitabile" e si aggiunge alle opinioni di chi pensa che a subire le restrizioni debbano essere coloro che hanno deciso di non vaccinarsi.Su questo punto il presidente del Consiglio è andato molto più cauto ma di fronte al rischio del riempimento delle terapie intensive causato dall'incremento dei contagi potrebbe optare per una linea più dura nei confronti dei non vaccinati così come richiesto dalle regioni.
Paolo Di Falco