
In queste settimane la campagna vaccinale sta proseguendo a gonfie vele. Molte sono le regioni che a questo punto hanno registrato un aumento delle adesioni permettendo anche ai più giovani di potersi sottoporre alle somministrazioni. Nonostante i contagi in calo dovuti ai primi risultati dell’efficacia dei farmaci, c’è chi è ancora scettico. “Cosa succede se mi sottopongo ad una sola dose? Sono comunque immune?” Ecco cosa sappiamo al riguardo attenendoci alle dichiarazioni del comitato tecnico scientifico.
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Saltare la seconda dose di vaccino: il caso di Pfizer e Moderna
Per prima cosa, bisogna tenere a mente che le persone che hanno deciso di interrompere il ciclo vaccinale prima della seconda dose, sono davvero poche. Escludendo le scelte personali, si tratta o di soggetti che hanno avuto una reazione allergica alla prima somministrazione oppure di individui che a seguito di una malattia sono diventati immunodepressi e quindi impossibilitati a concludere l’iter vaccinale. Finché le percentuali dipendono da queste categorie, non dovrebbero esserci problemi per il processo di immunizzazione della popolazione. Se però questo numero dovesse salire, il raggiungimento dell’immunità di gregge potrebbe essere compromesso. Ma quanta copertura si ha con la prima dose? La prima somministrazione per i vaccini di tipo Moderna e di Pfizer/BioNTech protegge indicativamente fino all’80% per una durata di sei mesi a fronte del 95% che entrambe le dosi assicurerebbero, con una copertura completa dai 9 ai 12 mesi.
Saltare la seconda dose di vaccino: la situazione con Astrazeneca
La situazione per quanto riguarda Astrazeneca è leggermente diversa. Dopo alcuni casi di reazioni gravi nei soggetti più giovani, si è deciso di sospendere le somministrazioni per chi ha meno di sessant’anni di età. Ma cosa succede se hai già effettuato la prima dose e non sei un over 60? Il Comitato tecnico scientifico si è espresso da poco in merito alla questione, dichiarando che sarebbe preferibile procedere a una seconda dose eterologa, ossia non dello stesso farmaco. Tuttavia, in possesso di un adeguato consenso informato, si potrà procedere e concludere l’iter con la vaccinazione Astrazeneca. Anche in questo caso i rischi relativi alla non somministrazione della seconda dose sono gli stessi. Va anche considerato che i pericoli aumentano al circolare delle nuove varianti del virus, non ancora studiate a sufficienza per potersi esprimere in merito alla copertura fornita dal vaccino.
Data pubblicazione 25 Giugno 2021, Ore 15:48
Data aggiornamento 25 Giugno 2021, Ore 15:49