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terza dose vaccino

Per scongiurare l’aumento dei contagi, il Governo è pronto a mettere in campo una serie di contromisure da qui a Natale per arginare la pandemia. Uno di questi è sicuramente il richiamo del vaccino; infatti la campagna vaccinale delle terze dosi è già iniziata per il personale sanitario, i soggetti fragili, gli over 60 e per coloro che hanno ricevuto la monodose di Johnson&Johnson.

E già dal 1 dicembre saranno chiamati a fare la dose di richiamo anche i soggetti di età compresa tra i 40 e i 60 anni, tramite la “chiamata attiva” disposta dal commissario Figliuolo, che prevede l’eventualità di essere contattati direttamente dal sistema sanitario per effettuare il booster. Rimangono inoltre attivi i sistemi di prenotazione via internet o smartphone.

Con quale vaccino sarà fatta la terza dose?

Il richiamo del vaccino sarà fatto con i vaccini a Rna messaggero sia per coloro che hanno completato il primo ciclo vaccinale con gli stessi vaccini a Rna messaggero, sia per gli altri che avevano fatto la doppia dose di Astrazeneca o il monodose di Johnson&Johnson. Oltre al Pfizer quindi, già indicato dalle autorità come punto di riferimento delle terze dosi, il 25 ottobre l’EMA ha raccomandato anche l’utilizzo di Moderna, con la precisazione di utilizzare metà dosaggio, quindi 50 microgrammi in 0,25 litri anziché 100.

Cosa succede al Green Pass dopo la terza dose?

In vista dell’inverno, il Governo ha giocato di anticipo e a partire dal 19 settembre 2021, la validità delle certificazioni verdi Covid-19 già emesse per completamento del ciclo vaccinale è stata automaticamente portata a 12 mesi dalla Piattaforma nazionale DGC. Di conseguenza, l'App di verifica applicherà i nuovi criteri di validità semplicemente leggendo il QR Code, che resterà invariato, anche se nella certificazione vi è ancora scritto "Validità in Italia: 9 mesi”. Tuttavia, non è ancora chiaro cosa accadrà dopo la terza dose; si attendono quindi nei prossimi giorni novità dal Ministero della Salute.

Cosa deve fare chi ha ricevuto vaccini non autorizzati dall’EMA?

Il 3 novembre il Ministero della Salute ha diffuso una circolare che stabilisce la possibilità di fare un booster con farmaco Rna anche per chi ha ricevuto vaccini non autorizzati dall’EMA, come il vaccino russo Sputnik, o il cinese Sinovac In questi casi la terza dose potrà essere somministrata già 28 giorni dopo la seconda. Se invece sono passati 6 mesi, sarà necessario rifare un ciclo completo con due dosi di mRna.