
Il governo, vista la risalita dei contagi in Italia e in Europa, prova ad evitare le chiusure natalizie introducendo il Super Green Pass: ovvero una certificazione verde che viene rilasciata solamente dopo essersi sottoposti al vaccino o dopo essere guariti dal Covid-19 escludendo i tamponi.
Questa misura inoltre si accompagna a maggiori restrizioni per i non vaccinati che non potranno accadere a spettacoli, cinema, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, feste e discoteche.Lo stesso Premier Draghi ha ribadito in conferenza stampa che:"L'intento delle misure del governo non è sottovalutare i dubbi o criminalizzare chi non si vaccina, bensì capire e convincere" auspicando che i non vaccinati "possano tornare a essere parte della società con tutti noi". Ma come funziona il Super Green Pass? Dove verrà applicato e cosa succederà ai tamponi?
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Super Green Pass: ecco come funziona
Il Super Green Pass è stato pensato per incentivare le vaccinazioni e per questo non può essere ottenuto attraverso i tamponi molecolari o antigenici. Di conseguenza, l'unico modo per ottenerlo è quello di vaccinarsi o di essere guariti dal Covid-19.Il Super Green Pass si aggiunge al Green Pass normale che resta ancora in vigore e che si può ottenere anche attraverso i tamponi, essenziale per svolgere alcune attività quotidiane. La durata del Green Pass è inoltre stata ridotta a 9 mesi e non più 12 dal momento del completamento del ciclo vaccinale e, dopo la terza dose, la certificazione verrà rinnovata per altri 9 mesi.
Dove verrà chiesto il super Green Pass?
Il Super Green Pass servirà per accedere ad alcune attività sociali che invece saranno precluse ai non vaccinati come: bar, ristoranti, teatri, cinema, stadi, discoteche, musei, mostre e sale giochi. A questi luoghi si aggiungono anche gli impianti sciistici in zona arancione.Un'eccezione invece verrà fatta per gli accompagnatori di persone non autosufficienti e disabili. Secondo il decreto inoltre il Super Green Pass servirà dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022 anche in zona bianca.
Dove si potrà continuare ad accedere con il Green Pass normale?
Il Green Pass rafforzato non verrà richiesto per accedere ai luoghi di lavoro o a servizi essenziali come supermercati e farmacie. Bisogna però specificare che per accedere alle mense dei luoghi di lavoro sarà necessario avere il Super Green Pass. Inoltre, la semplice certificazione verde continuerà a permettere l'accesso agli spogliatoi delle palestre, piscine e altre realtà dove si pratica attività sportiva.Una novità invece riguarda gli hotel e i mezzi di trasporto pubblici locali dove per poter accedere sarà necessario essere muniti del normale Green Pass, a differenza di quanto avveniva fino adesso. Invariato invece l'obbligo di essere muniti della normale certificazione verde sui trasporti a lunga percorrenza.
Nessuna riduzione della validità dei tamponi
Per quanto riguarda il normale Green Pass non ci sarà una riduzione della validità dei tamponi. Nelle ultime settimane infatti si era pensato di ridurre la validità di quelli antigenici da 48 a 24 ore, mentre per quelli molecolari da 72 a 48 ore. Al momento però la durata di validità dei tamponi rimarrà invariata.
Invariate le misure restrittive
L'introduzione del Super Green Pass non porta ad un allentamento delle misure restrittive che continueranno a rimanere in vigore come il distanziamento e l'obbligo di indossare le mascherine al chiuso e all'aperto a partire dalla zona gialla.
L'estensione dell'obbligo vaccinale
Un'altra delle novità è l'estensione dell'obbligo vaccinale che fino adesso riguardava solamente il personale sanitario e quello delle Rsa e che, invece, si estenderà anche a tutti gli operatori sanitari, inclusi gli amministrativi.A loro si aggiunge anche tutto il personale del sistema nazionale di istruzione, delle scuole non paritarie, dei servizi educativi per l’infanzia, dei centri provinciali di istruzione per adulti, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dei sistemi regionali che realizzano i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore. E ,infine, l’obbligo riguarderà anche il personale del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico.
Paolo Di Falco