
Lo sport a scuola ad oggi è trascurato e carente sotto molti punti di vista e lo Stato sembra esserne disinteressato; ne è riprova il fatto che l’Italia è ai primi posti in Europa per numero di bambini sedentari e obesi. Ma come mai il sistema scolastico non riesce ad assicurare a tutti le stesse possibilità nello sport? Questa è la domanda motrice della puntata di PresaDiretta di lunedì 13 settembre, alle 21.20 su Rai 3. Infatti in sempre più realtà lo sport di massa in Italia è sulle spalle delle famiglie e nelle scuole non è mai decollato. Ci sarà anche Skuola.net, intervenuta sullo stato dell'educazione motoria a scuola. Ma scopriamone di più.
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PresaDiretta: nello sport di massa non ci sono grandi investimenti
Quali sono le conseguenze della sempre più profonda “finanziarizzazione” del gioco del calcio? Nello sport di massa, quello praticato dai giovani e dalla gente comune non ci sono i grandi investimenti che invece si vedono in progetti come la Serie A o la già naufragata SuperLega. Nel resto del paese lo sport si pratica nelle associazioni sportive private che non sono finanziate dallo Stato ma dalle rette delle famiglie. E con la pandemia questo equilibrio già precario si è infranto: mancano gli impianti sportivi, soprattutto nel centro sud Italia, quelli esistenti sono vecchi e obsoleti, di proprietà delle amministrazioni locali e gestiti dalle associazioni sportive. Questo sarà l’argomento centrale della puntata di PresaDiretta in onda questa sera su Rai 3 alle 21.20.
In Italia lo sport per i ragazzi è a carico delle famiglie
Ma se di solito lo sport si pratica nelle associazioni private, qual è la situazione degli edifici scolastici? Ebbene, secondo PresaDiretta, nelle scuole poi lo sport si pratica poco e male. E infatti gli effetti sulla salute pubblica si vedono: l’Italia è ai primi posti in Europa per numero di bambini sedentari e obesi e anche le percentuali di ragazzi che soffrono di mal di schiena sono inquietanti: alla scuola media il 64% degli studenti già soffre di algie. Il 62% degli impianti sportivi italiani risale agli anni ’80, e quindi è necessario ricorrere alla buona volontà e ai soldi delle famiglie. Tuttavia non è per tutti: far frequentare un corso di calcio, di danza, di tennis o di nuoto, costa alle famiglie italiane tra i 600 e i 800 euro l’anno per ogni figlio. A scuola non va tanto meglio: come spiega Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, i problemi dell'ora di educazione motoria sono molti, a partire dalle strutture fino alla carenza del personale, e spesso non si hanno i mezzi per risolverli. Segui la puntata di PresaDiretta per ascoltare la testimonianza!