
Anche tu per scappare dall'incubo delle interrogazioni ti rifugiavi nel bagno della scuola e speravi di non essere scoperto? Per gli studenti di un liceo artistico italiano la scusa "emergenza bagno" non potrà più essere usata. L'unico momento della giornata in cui poter usufruire dei servizi igienici sarà quello della ricreazione.
Ma come fare quando, proprio durante i 10 minuti canonici della pausa, si crea una fila chilometrica e diventa impossibile raggiungere il bagno? A Skuola.net una studentessa racconta il disagio che ogni giorno vive insieme alla sua classe, composta da sole ragazze, che non riescono a usufruire dei servizi e rischiano di non poter andare in bagno per l'intera giornata scolastica.
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In bagno solo in ricreazione? Impossibile per le studentesse
Il ritorno a scuola post-Dad ha costretto dirigenti e professori a prendere delle misure, a volte drastiche, per evitare assembramenti e perdere ore preziose di lezione. Per questo motivo, in un liceo artistico italiano è stata presa la decisione di concedere la pausa bagno solo durante la ricreazione.
Una studentessa a Skuola.net ha raccontato la situazione vissuta dalla sua classe. Tutte le ragazze della scuola si rifuggono nei bagni proprio in quei 10 minuti e le file diventano chilometriche.
La decisione della scuola va contro "un diritto di prima necessità"
"Sono una studentessa di un liceo artistico e ci è appena arrivata la comunicazione che si dovrà andare in bagno SOLO ALLA RICREAZIONE" - scrive in uno sfogo la ragazza a Skuola.net. "Fin qui la cosa sembra normale, solo che io e delle mie compagne siamo la classe più numerosa (27) e solamente ragazze. Ci danno al massimo 10 minuti di ricreazione e chi magari finisce di mangiare e vorrebbe andare in bagno non può più andare. Poi è un problema per chi ha le mestruazioni che magari ci mette un po' di più (giustamente) e se non entriamo nel tempo stabilito ci sgridano...".
E poi il problema delle file: "Siamo ragazze e ci impieghiamo tanto ad andare in bagno perché nella scuola c'è una netta maggioranza femminile, quindi c'è fila... e noi non ci possiamo fare nulla e non cambiano nulla se ci fanno andare solo alla ricreazione".
Il fine della nuova disposizione scolastica è quello di trovare in giro per bagni e corridoi meno persone possibili, ma, in queste condizioni, viene fuori un altro, importante problema: "diminuiscono un nostro diritto di prima necessità".
Maria Zanghì