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aria condizionata covid19

Andando incontro all’estate ci si sta interrogando su come fare per poter convivere, almeno fino al vaccino, con il Coronavirus. Infatti questo non scomparirà, almeno non del tutto, per i prossimi mesi, estate compresa.

In queste ultime ore però si sta affrontando un tema molto delicato: il Covid-19 può essere diffuso anche tramite l’uso dell’aria condizionata? Ne ha parlato al Corriere della Sera, il virologo e direttore sanitario dell’Ospedale Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, scopriamo quali sono i suoi avvertimenti.

Come si propaga il Covid-19? Parola al virologo

Il virologo Pregliasco dalle pagine del Corriere.it chiarisce alcune nozioni fondamentali sul Coronavirus, spiegando che: “Il virus si può trovare nell’aria dopo essere stato emesso da una persona infetta che starnutisce, parla o tossisce, ma un conto è rilevare il genoma del virus, altro è capire se sia ancora vitale e in grado di infettare qualcuno. Gli studi in questo senso non sono facili, perché dovrebbero essere condotti contagiando esseri umani: non ci sono riscontri. Ad ora si sa che la via principale di propagazione del virus sono i droplets (goccioline) sopra i 5 micron emessi da un malato, ma ci sono anche i droplets più piccoli (aerosol) e si deve ancora stabilire quale carica virale abbiano quando sono sospesi in aria. Le indicazioni dicono che il rischio maggiore è la vicinanza con una persona infetta per più di 15 minuti.

L’aria condizionata può veicolare il Covid-19?

Con il caldo che avanza e con le attività che riaprono, una domanda che sta iniziando a sorgere riguarda proprio la capacità dell’aria condizionata di diffondere il virus. Il virologo ha cercato di rispondere anche a tale quesito, affermando che: “In alcuni casi l’aria condizionata favorisce il ricambio d’aria perché immette aria pulita dall’esterno. Gli impianti industriali a doppia mandata (una pompa per l’afflusso d’aria e una per il deflusso) in questo senso sono i più sicuri ed è bene tenerli sempre accesi (in contesti di comunità come gli uffici). Il flusso di ventilazione, però, può trasportare le goccioline respiratorie a maggior distanza, ma l’energia cinetica, oltre a spingerle, le abbatte prima al suolo, soprattutto quelle più grosse. L’importante è non dirigersi l’aria addosso ed effettuare la periodica manutenzione degli impianti. In casa la normale pulizia delle griglie dei condizionatori è sufficiente, ma non deve mancare la ventilazione degli ambienti con l’apertura delle finestre, perché gli impianti casalinghi con gli split riciclano l’aria interna.