
L’arrivo della stagione autunnale comporta sempre cambiamenti nella natura circostante: le temperature iniziano ad abbassarsi, il cielo si gonfia di nuvole piene di pioggia, i colori della natura si tingono di giallo e arancione, i rami degli alberi iniziano a spogliarsi delle foglie e le giornate lentamente si riducono.
Rispetto alla stagione estiva infatti il sole tramonta prima ed è per questo che le giornate stanno gradualmente perdendo le ore di luce. Ad accentuare la riduzione naturale del giorno, inoltre, alla fine del mese di Ottobre, come di consueto, l’ora legale lascerà il posto a quella solare che ha accompagnato le lunghe e calde giornate estive.
Tra qualche settimana dovremo dunque riportare le lancette indietro di un’ora, guadagnando un’ora di sonno notturno ma perdendo un’ora di luce giornaliera: se infatti le prime luci dell’alba sorgeranno prima, il pomeriggio anticiperà di conseguenza l'arrivo del buio.
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Ora solare 2022: ecco quando dovremo spostare le lancette indietro di un’ora
Anche per il 2022 in Italia è dunque confermato il cambio d’ora che a fine mese indurrà tutti gli italiani a spostare di un’ora indietro le lancette degli orologi.Il cambio d’ora avverrà nell’ultimo weekend del mese, ovvero nella notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre 2022 in cui alle ore 3:00 l’ora retrocederà alle ore 2:00.
L’ora solare accompagnerà quindi la stagione autunnale e invernale per lasciare il posto all’ora legale nell’ultimo weekend di Marzo 2023 che sarà ripristinata nella notte tra sabato 25 e domenica 26 Marzo 2023.
Il 2022 dirà definitivamente addio all’ora solare?
Il 2022 sarà l’ultimo anno in cui i due tradizionali sistemi orari, quello legale e quello solare, si alterneranno? È dal 2018 che l’Europa discute sull’abolizione dell’ora solare in un’ottica di risparmio energetico.Tra Luglio e Agosto 2018, fu infatti avanzata per la prima volta la proposta di abolizione della turnazione oraria e quasi 5 milioni di cittadini europei aderirono alla relativa consultazione: circa il 76% dei partecipanti si espresse a favore dell’annullamento del cambio d’ora. Nonostante la percentuale maggioritaria, tuttavia dopo quattro anni da allora, il dibattito rimane ancora largamente acceso e l’Europa sembra non trovare una risoluzione univoca in grado di soddisfare tutti i Paesi membri.
Ma quale norma si applicherà al nostro Paese? L'ora solare verrà risparmiata o sarà definitivamente abolita? In Italia, l’alternarsi dell’ora legale e di quella solare permette infatti di godere di un numero maggiore di ore di luce ma a causa del recente rincaro dei prezzi energetici provocati dagli effetti collaterali della guerra in Ucraina, il governo italiano potrebbe decidere di affidarsi esclusivamente all’ora legale, eliminando quindi l’alternanza con quella solare. Secondo alcuni, questa drastica decisione farebbe risparmiare circa un miliardo di euro al nostro Paese nei due anni successivi a tale provvedimento. Se è vero che un risparmio così consistente potrebbe giovare alle gravi difficoltà in cui versa il nostro Paese, si tratta comunque di una decisione che deve essere valutata anche dalla Commissione Europea.
Abolizione ora solare: quali scenari per il futuro?
Poiché la questione sull’alternanza tra ora solare e legale continua a dividere i Paesi membri dell’Europa, è probabile che la soluzione finale per accontentare tutti sarà quella di dividere l’Europa in due blocchi distinti: i Paesi membri posti a Sud potrebbero conservare l’ora legale tutto l’anno mentre a quelli settentrionali, al contrario, sarebbe concesso di mantenere per 12 mesi l’ora solare. Tra i Paesi che hanno preso una posizione definita contro il turno dell’ora tra legale e solare, primeggia la Francia che ha incaricato l’Assemblea Nazionale di promuovere una consultazione popolare che si è espressa in favore dell’abolizione di questa alternanza.In Italia invece non si conosce ancora il destino del tradizionale cambio d’ora poiché al momento il nostro Paese non ha ancora preso una posizione chiara in merito, ma la attuale crisi energetica potrebbe rappresentare un incentivo nella direzione della sua definitiva eliminazione.