
Il ritorno dell'ora solare è ormai imminente, tutti pronti per spostare indietro le lancette degli orologi analogici alle ore 3:00 di domenica mattina 30 ottobre. Un appuntamento che ogni anno è sempre fortemente dibattuto, tra chi sostiene che sia necessario continuare a cambiare ora due volte all'anno e chi invece si auspica l'istaurarsi in via definitiva dell'ora legale per tutta la durata dell'anno.
A favore di quest'ultimo fronte ci sono più motivazioni: un’ora di luce in più significa risparmio energetico, evitare al corpo e alla mente la fatica di questo cambio due volte all’anno, e disporre di più luce di pomeriggio, proprio quando le giornate si accorciano. Tuttavia anche l’ora solare porta con sé alcuni vantaggi, uno su tutti: si potrà dormire un’ora in più.
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Ora solare, si dorme di più ma solo per una notte
Come anticipato, la notte tra il 30 e il 31 ottobre infatti, grazie all’ora solare, si potrà godere di un’ora in più di sonno. Ma in generale, nei giorni successivi, ci sarà invece chi troverà disagio nell’abituarsi al nuovo orario: è il caso di chi soffre d’insonnia. Una patologia che non tiene conto di orari e lancette e che può causare, tra le altre cose, stanchezza, irritabilità e mancanza di concentrazione. Un inconveniente temporaneo dovuto al nostro orologio biologico che deve adattarsi all’improvviso cambiamento. E a tal proposito, secondo quanto riportato dal Sole24Ore, per combattere il disagio, la Coldiretti consiglia una dieta di amminoacidi a cena, per stimolare i recettori cerebrali del rilassamento e quindi facilitare il sonno.