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ora solare si dorme di più o di meno

Il ritorno dell'ora solare è ormai imminente, tutti pronti per spostare indietro le lancette degli orologi analogici alle ore 3:00 di domenica mattina 30 ottobre. Un appuntamento che ogni anno è sempre fortemente dibattuto, tra chi sostiene che sia necessario continuare a cambiare ora due volte all'anno e chi invece si auspica l'istaurarsi in via definitiva dell'ora legale per tutta la durata dell'anno.

A favore di quest'ultimo fronte ci sono più motivazioni: un’ora di luce in più significa risparmio energetico, evitare al corpo e alla mente la fatica di questo cambio due volte all’anno, e disporre di più luce di pomeriggio, proprio quando le giornate si accorciano. Tuttavia anche l’ora solare porta con sé alcuni vantaggi, uno su tutti: si potrà dormire un’ora in più.

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Come anticipato, la notte tra il 30 e il 31 ottobre infatti, grazie all’ora solare, si potrà godere di un’ora in più di sonno. Ma in generale, nei giorni successivi, ci sarà invece chi troverà disagio nell’abituarsi al nuovo orario: è il caso di chi soffre d’insonnia. Una patologia che non tiene conto di orari e lancette e che può causare, tra le altre cose, stanchezza, irritabilità e mancanza di concentrazione. Un inconveniente temporaneo dovuto al nostro orologio biologico che deve adattarsi all’improvviso cambiamento. E a tal proposito, secondo quanto riportato dal Sole24Ore, per combattere il disagio, la Coldiretti consiglia una dieta di amminoacidi a cena, per stimolare i recettori cerebrali del rilassamento e quindi facilitare il sonno.

Il cambio dell'ora va abolito? Le tasche degli italiani ringrazierebbero

Dal 2018 si parla di abolire l’ora solare; ma la pandemia ha rallentato il dibattito in merito e adesso l’idea sembra essere finita nel “dimenticatoio”. Si è parlato molto dei benefici derivanti dall’abolizione del cambio dell’ora, uno dei quali è riscontrabile certamente nel risparmio energetico. Infatti, secondo quanto si apprende dalle pagine del Sole24Ore, uno studio di “Terna”, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha rivelato come tra il 2006 e il 2020 l’uso dell’ora legale abbia permesso alla popolazione italiana di consumare 10 miliardi di kilowattora in meno, ottenendo un risparmio di 1,7 miliardi.
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