
Tutti, chi più chi meno, abbiamo sentito parlare di pensiero o di metodo olistico. Una parola, questa, che sta guadagnando sempre più popolarità in vari ambiti, da quello sanitario a quello del benessere personale, fino a raggiungere le pratiche aziendali e le varie aree del sapere.
Ma cosa vuol dire esattamente olistico? L'origine del termine deriva dal greco “holos”, che significa “tutto”, “intero” o “completo”.
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Olistico significato: una visione d’insieme
Come anticipato, l’aggettivo olistico deriva dal termine greco “holos”, che significa “tutto”, “intero” o “completo”. E quando parliamo di un approccio olistico, perciò, ci riferiamo a una prospettiva che considera le varie parti di un qualcosa come strettamente interconnesse e funzionanti come un tutto unico e indissolubile.
L’olismo corrisponde infatti a un principio filosofico e scientifico che sostiene che le parti di qualsiasi sistema (biologico, chimico, sociale, economico, mentale, linguistico, ecc.) non possono essere comprese pienamente se analizzate isolatamente dal contesto del sistema intero. Secondo l'olismo, le proprietà e il comportamento del sistema sono determinati non solo dalle sue parti singole, ma anche dalle interazioni tra queste. Questo approccio enfatizza quindi l'importanza delle relazioni e delle interdipendenze, promuovendo una visione integrata e multidimensionale per la risoluzione di problemi e l'analisi di fenomeni. Il risultato è una regola tanto interessante quanto poco scontata: il tutto è maggiore della somma delle sue parti.
Cosa vuol dire metodo olistico
Dalla definizione di olistico, naturalmente, possiamo risalire a tutti i suoi derivati. Per esempio, adottare un modo olistico o un pensiero olistico significa applicare questa visione integrata in vari contesti. Nel settore della salute, ad esempio, un approccio olistico non si limita al trattamento dei sintomi specifici di una malattia, ma considera il benessere totale della persona, includendo aspetti fisici, mentali, emotivi e sociali. Questo può implicare l'uso combinato di medicine tradizionali e pratiche complementari come la meditazione, la dieta, l'attività fisica e le terapie alternative.
Altro esempio è quello del mondo aziendale, dove un metodo olistico può riferirsi all'analisi dell'azienda come entità unica piuttosto che come insieme di parti separate. Questo implica un'attenzione particolare alla modalità con cui le diverse funzioni aziendali interagiscono, dal marketing alla produzione, dalle risorse umane alla strategia complessiva, al fine di ottimizzare il funzionamento dell'intero sistema, considerato appunto come un sistema complesso non riducibile alle diverse aree.
In ultimo, possiamo portare l’esempio nel campo dell'educazione. Qui, adottare un pensiero olistico significa considerare lo sviluppo dell'alunno non solo dal punto di vista scolastico, ma anche in termini di crescita personale, sociale ed emotiva. L'educazione olistica punta quindi a formare individui equilibrati, con competenze e capacità che varcano i confini del mero apprendimento scolastico.