
Il termine non è una novità, ma esisteva già prima della sua recente diffusione online. In realtà, il POV è infatti una tecnica di ripresa, fondamentale e diffusissima, che viene utilizzata già dagli albori del cinema. Vediamo più nello specifico di che si tratta.
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Cosa vuol dire POV: il significato
Cosa significa POV? Come abbiamo detto si tratta dell'acronimo di Point of View (punto di vista, in italiano). La sigla indica un concetto piuttosto semplice, già da tempo esplorato dal mondo cinematografico (così come ancora prima dalla letteratura, passando però per mezzi ben diversi). Si tratta, in altri termini, di una ripresa che mostra la scena da uno specifico punto di vista.
I POV su TikTok e Instagram
In particolare, su TikTok e su Instagram, i contenuti POV vengono spesso accompagnati da una didascalia che esplicita il punto di vista: in questo modo, lo spettatore è in grado di contestualizzare rapidamente la situazione, entrando nella scena in maniera più immersiva e coinvolgente.Per esempio, delle didascalia che potrebbero accompagnare i contenuti POV potrebbero essere “POV: il mio compagno di banco”, oppure “POV: mia madre ogni mattina”.
Questo non vale solo per i contenuti video, ma anche per i meme. Diffusissimi sono infatti quelle immagini divertenti che, accompagnate dalla didascalia POV, invitano lo spettatore a immedesimarsi in un determinato punto di vista. Per esempio: “POV: io che mi appunto qualcosa prima di un compito in classe” + foto di un uomo completamente tatuato.
Il POV nel cinema
La tecnica del POV affonda le radici alle origini stesse del cinema. Il POV dei social, infatti, prende il via a partire dalla cosiddetta “soggettiva”, ovvero, ancora una volta, la tecnica di ripresa che permette di mostrare allo spettatore una scena dagli occhi di uno specifico personaggio, enfatizzandone l'esperienza. Ciò può essere anche ottenuto, per esempio, attraverso l'uso di alcuni specifici accorgimenti, come la sfocatura per riprodurre l'effetto dell'ubriachezza, o la forma della telecamera per rappresentare un personaggio che lo sta utilizzando. Inoltre, la soggettiva può essere adoperata per creare effetti comici, o ancora meglio di suspense, come nel caso in cui lo spettatore ancora non sa a chi appartenga il punto di vista da cui sta vedendo la scena.Una variante della soggettiva, nota come semi-soggettiva, consente invece allo spettatore di vedere sia il soggetto che guarda, sia ciò che egli vede. Questo punto di vista, per certi versi leggermente sfalsato, è quindi un’ibridazione tra la soggettiva e una scena in terza persona.