
L’emergenza sanitaria da Covid-19 non si è ancora arrestata e il Governo lavora alla stesura di nuove misure in linea con l’attuale situazione epidemiologica. Dopo il DPCM contenente le disposizioni governative da seguire durante le vacanze natalizie, infatti, a Palazzo Chigi si lavora per elaborare le nuove misure di contenimento del Covid-19 da racchiudere in un nuovo decreto del Presidente Conte. Sono tante le novità, ancora non confermate, che potrebbero interessare la nostra quotidianità dal 16 gennaio, vediamole insieme.
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Nuovo DPCM 16 gennaio: ecco tutte le possibili misure
Regole più severe in zona gialla, fine settimana sempre in zona arancione e possibilità di istituire una fascia bianca. Sono queste alcune delle novità che potrebbero interessare la vita degli italiani a partire dal 16 gennaio. Nella giornata odierna il Presidente dei Ministri incontrerà i governatori delle Regioni per valutare insieme quali potrebbe essere le nuove disposizioni da introdurre per scongiurare l’ulteriore diffusione del virus. È indubbio che le linee che seguiranno saranno più severe rispetto a quelle emanante in precedenza, soprattutto dopo gli ultimi 18mila contagi e l’aumento del tasso di positività al 13,3. Come anticipato, tutte le misure potrebbe essere introdotte attraverso un DPCM o mediante un decreto legge che potrebbe scadere il 30 aprile dopo che il ministro della Salute Speranza presenterà le misure in Parlamento e Conte avrà riunito il Consiglio dei Ministri. Vediamo insieme più da vicino tutte le possibili disposizioni in arrivo dal 16 gennaio anticipate dai principali organi di stampa.
Bar senza asporto dopo le 18.00
Dopo gli assembramenti davanti ai bar visti in questi giorni e le feste improvvisate per strada, dal 16 gennaio tutti i locali potrebbero chiudere al pubblico già alle 18.00 e dedicarsi alla consegna a domicilio. Sarà dunque vietata la vendita di cibo e bevande da asporto per evitare che i clienti sostino nei dintorni per consumare. Data la stretta si pensa ad ogni modo ad un nuovo piano rapido di ristori, così come proposto dalla ministra Bellanova.
Stop agli spostamenti per regioni
Anche le nuove misure in vigore dal 16 gennaio potrebbe continuare a bloccare gli spostamenti tra regioni e consentire solo quelli per motivi di studio, lavoro, urgenza e salute. Tale decisione interesserebbe anche le zone “gialle” e servirebbe, secondo il capo delegazione del Movimento Cinque Stelle Bonafede, a “rallentare i contagi”.
Introduzione della “fascia bianca” e variazioni per piccoli comuni
Sebbene non ci siano ancora regioni a rischio basso, il Governo ha già pensato che le regioni che avranno un Rt sotto 1 e un livello molto basso di contagio potranno passare a “fascia bianca”. In tale zona potrebbero riaprire cinema, teatri, sale da concerto, palestre e piscine e potranno essere liberi gli spostamenti. I comuni in zona arancione sotto 5mila abitanti, invece, potrebbe avere la deroga che permette gli spostamenti a 30 chilometri di distanza.
Palestre e piscine chiuse e musei aperti
La situazione per palestre e piscine potrebbe rimanere invariata, almeno per tutto il mese di gennaio. Nonostante ciò, il ministro Spadafora ha già annunciato che nella giornata di domani incontrerà gli scienziati del Comitato tecnico scientifico e chiedere loro se ci sono le condizioni per consentire almeno le lezioni individuali. Per quanto riguarda i musei, invece, il ministro della Cultura Franceschini chiederà loro se è possibile riaprire i musei almeno nelle zone gialle, con ingressi contingentati.