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In Nuova Zelanda saranno distribuiti gratuitamente assorbenti

La Nuova Zelanda si dimostra un Paese attento ai disagi psicologici e alle problematiche economiche legati alle mestruazioni delle giovani studentesse. La prima Ministra neo zelandese Jacinda Andersen, ha infatti annunciato l’avvio di un programma di distribuzione gratuita di assorbenti in tutte le scuole del Paese.

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La necessità di avviare una campagna di questo tipo nasce dall’urgenza di contrastare il pregiudizio legato alle mestruazioni che in molte società è ancora talmente presente da rappresentare un vero e proprio tabù, pur essendo un evento assolutamente naturale e fisiologico di ogni giovane donna.
Dal punto di vista psicologico, infatti, le mestruazioni sono vissute da molte ragazze come un momento imbarazzante a tal punto da preferire assentarsi da scuola nei giorni in cui sono indisposte.
A questo disagio, si deve inoltre aggiungere anche quello legato al costo di questi dispositivi igienici che non sempre è possibile acquistare.
I dati rilevati da un’indagine svolta in Nuova Zelanda, evidenziano infatti che ben 95mila ragazze in un’età compresa fra i 9 e i 18 anni, rimangono in casa durante le mestruazioni poiché il costo troppo elevato non permette loro di acquistare i necessari prodotti igienici. Per questo motivo, l’obiettivo della prima Ministra neo zelandese è quello di estendere a tutte le donne l’accesso a questi dispositivi, contrastando la Period Poverty che invece in moltissimi casi ne impedisce l’utilizzo.
Le scuole saranno dunque il luogo in cui verranno distribuiti gratuitamente gli assorbenti proprio per lanciare il messaggio fondamentale che le mestruazioni non devono comportare alcun cambiamento nella vita sociale, non devono rappresentare un ostacolo ai diritti delle persone, a cominciare da quello all’istruzione: le ragazze indisposte insomma non dovranno più rinunciare ad andare a scuola.
L’iniziativa della Ministra Jacinda Andersen non è la prima avanzata in questa direzione. Già la scorsa estate, l’ex ministra Julie Anne Genter aveva infatti predisposto azioni orientate in tal senso, proponendo la distribuzione gratuita di assorbenti in 15 scuole nella regione di Waikato. Considerato il successo dell’iniziativa e i buoni risultati ottenuti, la ministra Andersen ha deciso di proseguire questa campagna già intrapresa, estendendone la possibilità di adesione a tutte le scuole di ogni ordine e grado (primarie, medie e superiori) della Nuova Zelanda già da giugno prossimo.

Iniziative nel mondo a confronto: Italia gli assorbenti sono considerati ancora beni di lusso

Nella maggior parte dei Paesi del mondo però gli assorbenti sono considerati beni di lusso, non di prima necessità, e per questo spesso sono venduti a prezzi troppo alti. Secondo l’opinione comune, il motivo della trascurabilità di questo delicato tema è legato a governi affidati a figure maschili che non ne comprendono a pieno l’importanza, mettendo in secondo piano la necessità di riforme sulla scia di quella neo zelandese.
Nonostante la generale indifferenza, alcuni Paesi europei però stanno lentamente prendendo consapevolezza del peso di iniziative per garantire a tutte le donne accesso ai dispositivi igienici di prima necessità. La Scozia è stata pioniera della Tampon Tax, una legge che ha permesso alle donne l’accesso gratuito agli assorbenti. A questa riforma ne sono seguite altre da parte di diversi Paesi europei come la Grecia, la Spagna, l’Austria e la Francia che ne hanno abbassato il costo. In Gran Bretagna inoltre è stata eliminata l’Iva sugli assorbenti, riducendone notevolmente il costo mentre in Sri Lanka i prodotti per l’igiene mestruale vengono distribuiti gratuitamente alle donne più povere.
L’Italia si dimostra invece fra gli ultimi posti per quel che riguarda l’attenzione dimostrata per questo tipo di problematica poiché nel nostro Paese il costo degli assorbenti è ancora alto con l’Iva stabile al 22%.

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