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votare con la patenteCon l’incombere delle elezioni 2022, previste per il 25 settembre, sono molti i temi di cui si è discusso durante la campagna elettorale, alcuni dei quali ricorrono al ricorrere del momento del voto. Tra questi vi è l’annosa e mai risolta questione del voto per i fuorisede; in Italia è infatti possibile votare solo ed sclusivamente nel comune di residenza.


Se si abita in un altro comune o in un’altra regione, si deve fare necessariamente ritorno nel luogo di residenza per poter esercitare il proprio diritto di voto; siamo gli unici in Europa a pretendere la migrazione verso il seggio, anziché permettere il voto con differenti modalità.

Voto ai fuorisede: l’Italia è l’unica in Europa a non regolarizzarlo

Paradossalmente è più facile votare da un’altra Nazione, piuttosto che votare in Italia ma da un comune differente rispetto a quello di residenza. Infatti, se il voto all’estero è normato e sono oltre 2 milioni gli italiani che ne usufruiscono, il voto per coloro che studiano o lavorano in una città diversa da quello di residenza non è normato dalla legge italiana.

Secondo quanto affermato dal quotidiano Domani e dal comitato per la petizione Iovotofuorisede, l’Italia - assieme a Malta e Cipro - è l’unico Paese europeo a non permettere il voto su territorio nazionale in altre modalità se non nel comune di residenza.

In Europa i fuorisede hanno più diritti che in Italia

E’ dunque innegabile che i fuorisede in Italia siano sottoposti a una palese ingiustizia, dovendo spendere tempo e soldi per recarsi al proprio seggio, non avendo alternative per poter esercitare il proprio diritto di voto.

In Europa però non funziona così, e molte sono le possibilità di voto che hanno i giovani e meno giovani che per qualsiasi motivo non si trovano nel loro luogo di residenza nel periodo delle elezioni.

In Spagna, Lussemburgo, Germania, Irlanda, Austria, Ungheria, Slovenia, Regno Unito e Polonia il voto dei fuorisede avviene per corrispondenza, e questo vale per tutti i tipi di elezioni, che siano comunali, regionali, politiche o europee.

Il voto per delega è la formulazione in vigore in Francia, Belgio, Polonia, Paesi Bassi e Svezia, dove chi è assente durante il giorno delle elezioni può votare per delega scegliendo una persona al suo posto. Per poterlo fare, l’elettore deve compilare un modulo e presentarlo a mano a un pubblico ufficiale.

In Danimarca, invece, così come in altri stati europei, è previsto il voto anticipato un giorno prima della data univoca decisa a livello nazionale. Questa forma di voto è prevista per ogni elettore in uno degli uffici di registrazione nazionali presenti sul territorio, previa registrazione.

Infine, l’Estonia è il primo paese al mondo ad aver autorizzato il voto telematico per i fuorisede, disponibile a tutti da qualsiasi pc, previo possesso del documento di identità, nei giorni in cui è consentito il voto anticipato.