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omicron in europa

La minaccia Omicron incombe sull'Europa; oltre al Regno Unito, dove la variante è dominante, si uniscono, alla lista dei Paesi con forti criticità, anche Germania e Francia, e, più in generale, il centro Europa. Per questo motivo, i vari governi europei stanno disponendo delle nuove restrizioni che coinvolgeranno anche le celebrazioni di Natale e Capodanno. In un'ottica di prevenzione, ma anche per scongiurare la soluzione estrema, e cioè il lockdown, i leader europei pensano ad una stretta soprattutto per i non vaccinati. Mentre, in alcuni Paesi, saranno vietate manifestazioni ed eventi di ogni tipo, anche liturgiche.

Regno Unito

Con 81mila nuovi casi registrati nella giornata del 19 dicembre, il Paese più esposto all'epidemia legata ad Omicron è il Regno Unito. Per questo, il Premier Boris Johnson starebbe lavorando a tre possibili scenari: l'accelerazione del piano vaccinale, le prime restrizioni per i cittadini e il terzo, quello da scongiurare, ovvero il lockdown da far scattare subito dopo il Natale.

Paesi Bassi

Chi ha già introdotto un lockdown pesante è l'esecutivo di Mark Rutte; nei Paesi Bassi, infatti, si viaggia ad una media di 15mila nuovi casi al giorno. E così, il governo, ha deciso di chiudere i locali pubblici come bar, palazzetti dello sport, musei e locali notturni, dal 19 dicembre fino al 14 gennaio. Solo i ristoranti saranno aperti, lavorando tramite asporto.

Germania

In Germania, il governo del neo-cancelliere Scholz viaggia in un'altra direzione; la scelta della nuova maggioranza tedesca, infatti, è quella di limitare gli accessi nel Paese da alcuni Stati potenzialmente a rischio, come il Regno Unito, costringendo tutti coloro che provengono da lì a una quarantena di due settimane. Il nuovo esecutivo sostiene che non ci sarà alcun lockdown né prima né dopo Natale, e punta tutto sulla campagna vaccinale per le dosi di richiamo.

Francia

Dello stesso avviso è il Presidente francese Macròn. La Francia, nella giornata del 19 dicembre ha registrato più di 48mila nuovi casi e adesso sembra intenzionata ad arginare le frontiere. Tra tutti i Paesi europei, quello d'Oltralpe è l’unico ad aver ripristinato i controlli alle frontiere presentando tra le motivazioni valide per il fermo anche il coronavirus.

Svizzera

Con più di 20mila casi alla fine della scorsa settimana, anche la Svizzera sta vivendo un momento critico. Motivo per cui, dal 20 dicembre fino al prossimo 24 gennaio sarà consentito soltanto a vaccinati e guariti l’accesso a ristoranti, spazi culturali e strutture sportive e ricreative mentre le riunioni private durante le Feste dovranno essere limitate a dieci persone.

Austria

Il governo austriaco si è già distinto in questi mesi per aver fatto da apripista alle misure contro i no-vax. E da lunedì 20 dicembre l’accesso in Austria sarà consentito soltanto ai vaccinati con la terza dose, mentre coloro che hanno ricevuto la seconda dose o sono guariti dovranno presentare un tampone negativo effettuato almeno 72 ore prima. Mentre i non immunizzati saranno costretti alla quarantena di 10 giorni.

Cosa succederà da noi?

Per quanto riguarda il nostro Paese, il governo starebbe pensando ad una stretta da attuare nei giorni che seguono il Natale. Attualmente si parla quindi di tamponi per partecipare a feste o eventi e di invitare poche persone nelle feste in casa. Ma per adesso, si tratta di suggerimenti che giungono dalla comunità scientifica; per le disposizioni ufficiali si dovrà attendere il 27 dicembre. Mentre, l'obbligo di mascherina all'aperto verrà invece esteso quasi sicuramente da subito anche alla zona bianca.
Data pubblicazione 21 Dicembre 2021, Ore 16:34 Data aggiornamento 21 Dicembre 2021, Ore 16:39
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