
Quanti di voi conoscono a memoria l’inno nazionale italiano? E intendiamo non solo la prima strofa dopo il “popoporopopopò”, ma proprio tutto! Per rafforzare il sentimento italiano e conoscere meglio la storia del nostro Paese, è in discussione al Senato una proposta di legge che dovrebbe introdurre l’Inno di Mameli come insegnamento nelle scuole. Sei d’accordo?
L'INNO IN TUTTE LE SCUOLE - Se ne parla già da un po’, e ora sarà la Camera dei Senatori a dire la sua circa la proposta di far entrare a pieno diritto l’Inno di Mameli tra gli argomenti di studio nell’ambito della materia Cittadinanza e Costituzione. Nei documenti ufficiali è riportato l’obiettivo di tale iniziativa: “Ricordare anzitutto le origini dell'inno, nato nel 1848 in un periodo particolare della storia italiana. Il cosiddetto 'Canto agli italiani', scritto da Mameli e musicato da Novaro, non è purtroppo conosciuto appieno dagli italiani e pertanto si prevede che dall'anno scolastico 2012/2013 nelle scuole di ogni ordine e grado siano organizzati percorsi didattici ed iniziative per informare sul significato del Risorgimento e sulle vicende che hanno condotto all'Unità nazionale, alla scelta dell'Inno di Mameli, alla bandiera nazionale e all'approvazione della Costituzione. Tali iniziative saranno svolte nell'ambito delle attività finalizzate all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze relative a Cittadinanza e Costituzione”.
LA NAZIONALE ITALIANA E L'INNO - Effettivamente, noi italiani dell’Inno ce ne ricordiamo per lo più quando si giocano le partite di calcio della nazionale italiana. Ne abbiamo fatta una buona scorpacciata in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è vero, ma non è di certo un motivetto che canticchiamo di frequente. E al di là del fatto che corrisponda ai nostri gusti musicali o no, l’Inno, in quanto simbolo dell’Italia, dovrebbe entrare a far parte del bagaglio culturale minimo di ognuno di noi. Attendendo che il Parlamento decida se introdurre l’insegnamento del “Canto agli italiani” a scuola, possiamo iniziare a renderlo più interessante e moderno, ad esempio, adattandolo per chitarra elettrica come nel video qui sotto.
COSÌ DIVENTA PIÙ INTERESSANTE - La notizia ti lascia indifferente? Proprio non riesci a trovare interessante l’inno che ci rappresenta? E allora proviamo a correre ai ripari. Innanzitutto ti ricordiamo la grandiosa interpretazione che Roberto Benigni ne fece durante il Festival di Sanremo del 2011: una spiegazione degna di un professore di storia in grado di tenere con gli occhi aperti anche lo studente più svogliato. E poi prendi in considerazione questo appunto Canto degli Italiani: storia di una poesia che diventa una canzone e scopri chi era lo “Scipio”, proprietario dell’elmo di cui parla la prima strofa dell’inno.
Cristina Montini