2' di lettura 2' di lettura
il primo novembre si va a scuola

Il primo novembre è previsto lo stop delle lezioni su tutto il territorio nazionale in occasione della tradizionale ricorrenza di “Ognissanti”. Secondo il calendario delle festività nazionali stilato dal Ministero dell'Istruzione, il primo novembre rientra tra le festività che coinvolgono tutti gli istituti scolastici su suolo italiano.

Questa celebrazione liturgica risale a prima delle Crociate e nel corso del tempo ha subito delle variazioni, senza però rinunciare alla propria "solennità".

Cosa si festeggia il primo novembre e perché?

La “giornata di tutti i Santi”, nota popolarmente come "Ognissanti", è una festività cristiana che celebra la gloria di tutti i santi. Questa festa trova le sue origini già nel IV secolo, quando diverse chiese cominciarono con il commemorare i martiri. Inizialmente collocata il 13 maggio, questa celebrazione viene posticipata al primo novembre per volere di Papa Gregorio III. Fu poi Papa Gregorio IV a decretare il primo novembre come festa di precetto, ovvero uno di quei giorni in cui i fedeli devono sospendere qualunque attività e dedicarsi alla preghiera. Durante il pontificato di Sisto V venne poi cambiato il nome da “Commemorazione dei Martiri” a “Solennità di Tutti i Santi”.

Perché in alcune regioni il 2 novembre non si va a scuola?

Al contrario, Il 2 novembre (la giornata dei defunti) non è considerata come festa nazionale. Come detto, è il MI a stabilire il calendario delle festività nazionali, tuttavia, le regioni possono autonomamente deliberare in materia, grazie al decreto legislativo n. 122 del 31 marzo sull’attribuzione di funzioni dello Stato agli enti territoriali. Ragion per cui solo alcune regioni, ogni anno, decidono di prolungare lo stop delle lezioni fino al 2 novembre, permettendo agli studenti di beneficiare del “ponte” comunemente noto come "ponte dei Morti".