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ue modello orbanIn questi giorni il nome di Viktor Orban figura su tutte le principali testate nazionali. La politica del premier ungherese è stata infatti al centro di un acceso dibattito tra i banchi di Bruxelles. Il 15 settembre il Parlamento Europeo si è riunito per discutere di una questione cruciale: l'Ungheria è una democrazia?
fonte foto: via La Repubblica

Stando al voto dei parlamentari di Bruxelles, sembrerebbe di no. La relazione del Parlamento UE ha definito l'Ungheria ”un regime ibrido di autocrazia elettorale” denunciando come il “modello Orban” sia in netto contrasto con i valori dello Stato di diritto delle democrazie europee. E la scelta di Fratelli d'Italia e Lega di remare contro questa decisione – votando a favore del Primo Ministro ungherese - ha suscitato parecchio scalpore. Ma cosa si cela dietro l'iniziativa dell'UE? Qual è il “modello Orban” così tanto discusso? Facciamo un po' di chiarezza.

Il modello Orban: l'Ungheria è una “democratura”?

“Orban è diventato un influencer globale, un’icona pop a cui le destre si ispirano” spiega su “La Stampa” lo storico e saggista Stefano Bottoni. Nonostante a prima vista Orban sia stato eletto con elezioni democratiche, il professore dell'università di Firenze spiega come il consenso in Ungheria si basi su ”un sistema elettorale dopato”. Cosa significa? Bottoni prosegue spiegando come il partito di Orban – Fidesz – si sia liberato di alcune componenti identitarie che stridevano con l'UE, e come queste però ruotino ancora intorno al partito del premier ungherese.

Secondo Bottoni, Orban ha creato a tavolino “Mi Hazánk”, un partito formalmente all’opposizione, ma che porta avanti i temi più estremi, come le battaglie anti rom e anti migranti e le posizioni no vax, ponendosi come costola di Fidesz: ” Il terzo partito del Paese è un’opposizione finta, simbolo di un sistema politico fatto da clienti, in senso medievale, di Viktor Orban: perdere le elezioni, così, è impossibile”. In sintesi, il modello raggiunto da Viktor Orban lo porrebbe di fronte ad una strada spianata, politicamente parlando. E la rivoluzione culturale in Ungheria è già da tempo iniziata: dalle donne a casa ad occuparsi dei figli alla repressione degli omosessuali.

Il voto di Lega e Fratelli d'Italia

In questo contesto, la scelta dei partiti protagonisti del centro-destra, vale a dire Lega e Fratelli d'Italia, di supportare l'alleato ungherese ha generato qualche malumore. Dal voto si evince che per Giorgia Meloni e Matteo Salvini l'Ungheria è una democrazia al pari degli altri membri dell'Unione Europea. Ma siamo in tempo di campagna elettorale, motivo per cui molti osservatori concordano nell'affermare che si tratti di una mossa per rivendicare un certo tipo di sovranismo anti-europeo agli occhi degli elettori. Al contrario, l'alleato Silvio Berlusconi in un intervento al Tg3 ha usato toni molto duri, affermando che Forza Italia uscirebbe subito da un Governo guidato da valori anti-europei, e ponendosi come il “garante dell'europeismo della destra italiana”.
Data pubblicazione 23 Settembre 2022, Ore 11:16 Data aggiornamento 23 Settembre 2022, Ore 11:20
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