
La sinistra propone una revisione della legge Zan, mentre la destra si schiera apertamente contro. Ad oggi, nei programmi dei partiti viene dato largo spazio anche alla disabilità e al fine vita. Facciamo allora un po' di chiarezza e vediamo insieme quali sono le proposte dei partiti che si candidano a governare in tema di diritti civili.
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Partito Democratico: concludere quanto iniziato con Zan e legge sul fine vita
Nel programma di governo del Partito Democratico, i diritti civili trovano largo spazio. Nel capitolo “diritti e cittadinanza”, Enrico Letta fa esplicito riferimento al riconoscimento di diritti nei confronti delle persone LGBTQ+, nonché alla necessità di introdurre una legge sul fine vita. Spazio poi alla legge contro l'omolesbobitransfobia, sulla stessa linea tracciata da Zan. Il documento prosegue poi con riferimenti all'introduzione del matrimonio egualitario e all'approvazione di una legge sulla co-genitorialità, che preveda congedi di maternità e paternità paritari.Capitolo disabilità: il Partito Democratico propone investimenti orientati ad aumentare i docenti di sostegno nelle scuole, anche se non vengono specificate voci di spesa per la copertura. E' previsto poi un miglioramento, senza ulteriori specifiche, dell’assegno unico e universale per figli a carico, in particolare per le persone con disabilità e relative famiglie.
Il Movimento 5 Stelle propone educazione sessuale e affettiva nelle scuole
Anche il movimento guidato da Giuseppe Conte è favorevole al matrimonio egualitario e all'istituzione di una legge contro l'omotransfobia. Nel programma dei 5S c'è la proposta di introdurre l'educazione sessuale e affettiva nelle scuole, un punto in cui – rispetto al resto d'Europa – il nostro Paese mostra ancora molte lacune. Per quanto riguarda la disabilità, il M5S tratta la tematica in modo sintetico. Il focus è orientato verso l'aumento delle pensioni di invalidità, cercando di potenziare la vita indipendente delle persone disabili. Ci sono poi riferimenti alla figura del caregiver, figura sempre più indispensabile all'interno delle famiglie italiane.
+Europa: dalla strategia nazionale LGBTQ+ alla Commissione nazionale sui diritti umani
In tema di diritti civili, il partito di Emma Bonino parla di introduzione del matrimonio egualitario e di impegno nel favorire l’adozione anche per coppie dello stesso sesso. In merito a diritti LGBTQ+ il programma indica l'implementazione di un'ipotetica “Strategia nazionale LGBTQ+”. Il partito di Emma Bonino propone poi anche l’istituzione di una Commissione nazionale indipendente sui diritti umani, che assista le vittime di violazioni dei diritti e garantisca il monitoraggio di norme nazionali in questo campo. Nel programma di governo di +Europa c'è molto spazio per la disabilità, a cui viene dedicato un intero paragrafo. Si parla di eliminare le barriere architettoniche e l'introduzione della figura del disability manager. Infine viene proposto ”un assistente all’emotività, all’affettività e alla sessualità per persone con disabilità”.
Fratelli d'Italia contro le adozioni di coppie omossesuali
Nel suo programma di governo, Giorgia Meloni parla di “contrasto ad ogni discriminazione in relazione alle scelte sessuali e sentimentali delle persone”. Viene garantito il mantenimento della legge sulle unioni civili, tuttavia - come già precisato dalla leader di FdI- il partito si oppone apertamente alle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso. Nel programma ci sono poi accenni alla creazione di sportelli di ascolto per studenti con disabilità; il potenziamento del diritto allo studio e l'introduzione di incentivi alle aziende per promuovere l'assunzione di persone disabili. In linea con i 5S, anche FdI propone di istituire la figura del caregiver.
Forza Italia propone agevolazione per famiglie con disabili
Nel programma di Forza Italia i diritti civili vengono trattati in maniera decisamente più astratta. Si legge di agevolazioni per famiglie con figli disabili – previste dalla riforma dell'ISEE – , il partito si definisce ”dalla parte dei disabili per bandire la segregazione, combattere l’abbandono” ma non vengono fornite soluzioni inerenti alla problematica. Si parla però di smart working in termini lavorativi per favorire l'inclusione dei soggetti più fragili.
La Lega promette battaglia contro le normative come Zan
Coerentemente a quanto affermato finora, nel programma elettorale di Matteo Salvini c'è la lotta alle componenti che – a suo dire – disgregherebbero la famiglia tradizionale, quella ”composta da mamma e papà e non da genitore 1 e 2”. Sullo stesso piano il contrasto all'introduzione di decreti simili al Ddl Zan, affossato proprio dalla destra nella legislatura appena conclusa.Sul tema disabilità il programma leghista parla di ”impegno per la vita autonoma” e propone simili interventi a quelli degli altri partiti: attuazione della legge delega sulla disabilità, aumento del fondo destinato alle persone con disabilità rimaste sole, inclusione al lavoro, riconoscimento del ruolo di cura del caregiver. Altro aspetto sottolineato nel programma elettorale è l'attuazione di protocolli di spesa per la cura di persone con disabilità cognitiva e intellettiva. Infine, la la Lega promuove il potenziamento del ministero per la Disabilità e mira a rinforzarlo politicamente.
Azione e Italia Viva promuovono l'Autorità Nazionale per tutela dei diritti umani
Legge contro l’omotransfobia, prevenzione e contrasto ai discorsi d'odio e l'istituzione di un'Autorità nazionale indipendente per la tutela dei diritti umani, unita ad una legge contro l'omolesbobitransfobia, sono punti centrali nel programma sui diritti civili del Terzo Polo. Italia Viva e Azione mettono sul tavolo una proposta abbastanza nutrita di misure per l'inclusione delle persone con disabilità. A partire da più generiche richieste di eliminazione delle barriere architettoniche (e culturali) e di interventi a favore della questione abitativa, i due partiti del “centro” si concentrano poi su iniziative volte a favorire la vita indipendente delle persone con disabilità e il riconoscimento della figura del caregiver.In aggiunta, è prevista l’adozione di un assegno statale che vada a sommarsi alla già esistente indennità di accompagnamento per soggetti con disabilità. Nell’ambito lavorativo la proposta più concreta è l'inserimento della figura del disability manager, che "agevola il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore con disabilità”. Sulla questione Family Act, ovvero la riforma delle politiche familiari approvata dall’uscente governo, Italia Viva e Azione ne propongono una piena attuazione prevedendo l’accesso al rimborso delle spese educative e per figli con disabilità, e anche delle spese di cura.