
Oggi non è però più possibile considerare la problematica come una componente ideologica, e quasi tutte le compagini partitiche hanno infatti la loro speciale ricetta per la salvaguardia ambientale. Nucleare, rinnovabili, fonti fossili, incentivi per la transizione ecologica, plastic tax: i partiti hanno messo nero su bianco le loro proposte per la questione ambientale. Ad undici giorni dalle elezioni politiche 2022, facciamo un po' di chiarezza sulle proposte e soluzioni per un'emergenza che non può più essere sottovalutata.
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Il Partito Democratico propone un Piano Nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici
Sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, il PD si rifà al“ pacchetto europeo Fit for 55”. Il documento ha già chiaramente indicato gli obiettivi da inseguire: ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Nel programma di governo del Partito Democratico si legge: ”fissare obiettivi climatici realistici ma ambiziosi, mettendo in campo strumenti capaci di garantire una transizione socialmente equa e di rafforzare l’innovazione e la competitività della nostra industria”. Il partito guidato da Enrico Letta propone “una legge quadro sul clima e un piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici al 2050”. Il programma pone inoltre un'altra misura altrettanto importante: la progressiva riduzione dei sussidi dannosi per l’ambiente.
Il Movimento 5 Stelle propone il passaggio ad un'economia rigenerativa
Il Movimento 5 stelle propone l'ambizioso progetto di un passaggio a un’economia rigenerativa, ovvero “un sistema non più fondato solo sulla crescita ma anche sulla rigenerazione sociale, del territorio, dei consumi”, e lo “stop a tecnologie obsolete per i rifiuti, con la realizzazione di impianti completamente compatibili con le richieste dell’Europa e non inquinanti, finalizzati a migliorare le prestazioni ambientali”. Nel programma spazio anche al completamento della carta geologica della penisola, per mappare il territorio e prevenire futuri dissesti idrogeologici. Viene poi proposta una misura nella vita di tutti i giorni: il vuoto a rendere. Si tratta della restituzione al venditore di contenitori (tipicamente di vetro o plastica) svuotati.
Lotta alla siccità e piantumazione di alberi: le proposte di Forza Italia
Anche se nel programma di Forza Italia non vi sono espliciti riferimenti alle parole “clima”, “riscaldamento globale”, “cambiamenti climatici”, “emissioni”, “gas ad effetto serra”, si propone un piano per la lotta alla siccità, con la realizzazione di desalinizzatori e di invasi per l’acqua. A questo si aggiunge la “riqualificazione fluviale attraverso un piano di manutenzione mirato, efficiente ed efficace del reticolo idrografico”. Il partito fondato da Silvio Berlusconi intende sostenere i Comuni con incentivi “per la piantumazione di alberi, per la realizzazione di parchi nelle città (progetto bosco urbano) e per combattere il fenomeno della xylella che si sta estendendo anche al di fuori della Puglia (eradicazione e nuova piantumazione)”.
Nel programma di Fratelli d'Italia c'è spazio anche per il mare
Il partito di Giorgia Meloni – tra i favoriti alle prossime elezioni - propone di “investire nella ricerca, dando impulso all’agroindustriale, fondamentale per l’innovazione e per la tutela della biodiversità. Stimolare il coordinamento con le istituzioni europee per limitare l’esposizione alimentare del continente nei confronti del resto del mondo. Contrasto alla proliferazione delle specie faunistiche in esubero, che producono danni alla biodiversità e all’agricoltura. Eradicazione della peste suina e sostegno agli allevamenti colpiti”. Anche Fratelli d'Italia intende combattere la siccità e chiede quindi di aggiornare e rendere effettivo il Piano Nazionale di Adattamento ai cambiamenti climatici. Il mare trova spazio nel programma FdI: ”Salvare il mare e il litorale, proteggendoli dall’erosione costiera, bonificando coste e fondali da rifiuti ed ecomostri”.Così come il PD, Fratelli d’Italia prende come riferimento il pacchetto Fit for 55, affermando però che sarà necessario “giocare un ruolo attivo e propositivo nei prossimi mesi in Europa durante i negoziati, con l’obiettivo di difendere e tutelare gli interessi del sistema industriale e produttivo nazionale”. Spazio anche alla rivoluzione urbana, con la piantumazione di alberi ”per realizzare vere e proprie ‘cinture verdi’ nelle città e promuovere la creazione, o il rifacimento, di giardini, orti urbani, parchi, boschi e riserve naturali da dare in gestione alle associazioni e in adozione alle scuole”.
La Lega contro “l'ambientalismo ideologico” e il randagismo
”Abbandonare le politiche confuse e contraddittorie di chi vorrebbe fermare il progresso, innescare uno Stato di Polizia e portare il Paese verso la decrescita” si legge nel programma di Governo del Carroccio. Il riferimento è chiaro: superare il vecchio “ambientalismo ideologico”. Il partito di Matteo Salvini propone poi di “supportare i processi di decarbonizzazione dell’industria attraverso il sostegno pubblico alle riconversioni industriali che contemplino opere di ripristino ambientale e sostituiscano le fonti fossili con fonti rinnovabili”, insieme all'introduzione di un fondo per la decarbonizzazione. In materia di animali, poi la Lega vuole la “piena applicazione e rafforzamento della normativa sulla prevenzione del randagismo e incentivazione della sterilizzazione di cani e gatti anche di proprietà, promuovendo il possesso responsabile degli animali attraverso campagne informative a livello nazionale”.
Azione e Italia Viva puntano sul termovalorizzatore
Matteo Renzi e Carlo Calenda puntano a “proseguire il percorso di decarbonizzazione, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 del 55 per cento rispetto al livello del 1990, possibilmente entro il 2030”. L'emergenza ambientale abbraccia più ambiti e deve quindi le sue cause a numerosi agenti. Italia Viva e Azione propongono di operare – oltre che sul piano energetico – anche su tutti i settori che influiscono sulle emissioni: ”trasporti (responsabili del 26,6 per cento delle emissioni totali), edilizia (che producono il 19,2 per cento delle emissioni totali) e foreste (sottraggono un decimo delle emissioni)”. Il programma propone poi di contrastare l’abbandono delle aree boschive e approvare un piano per la gestione del dissesto idrogeologico.Per contrastare la crisi idrica, invece, si punta a “recuperare e realizzare nuovi invasi e bacini per trattenere le acque piovane”, a “ristrutturare la rete idrica italiana per ridurre le perdite (attualmente del 40 per cento)” e a “promuovere un piano per il riuso delle acque di depurazione”. La grande battaglia del Terzo Polo sarà però molto probabilmente incentrata sul termovalorizzatore. “Non si può pensare di volere un sistema a ‘rifiuti zero’ senza avere un termovalorizzatore” ha più volte dichiarato Carlo Calenda. Si propone poi di “creare un sistema di premialità per i Comuni che riducono la quota di rifiuti non inviati a riciclaggio”.
Banca del clima, nuovo corpo forestale e riadattamento del PNRR: la rivoluzione di Europa Verde e Sinistra Italiana
Infine, i due partiti che più di tutti hanno fatto dell'ambientalismo il proprio cavallo di battaglia. Europa Verde e Sinistra italiana propongono una nuova “Legge per il clima” da approvare nei primi cento giorni di lavoro del nuovo governo, con obiettivi vincolanti a livello nazionale e locale. Nel programma si legge che l'intenzione è “rendere pienamente operativo il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, fermo al 2017, entro i primi sei mesi della legislatura; rivedere l’adeguatezza del Pnrr rispetto alle necessità dell’adattamento; e sviluppare un ‘Piano salva foreste’ e un ‘Piano salva mari’ per la protezione, il ripristino, la conservazione e la valorizzazione di questi ecosistemi”. Quella che SI e Verdi propongono è una vera e propria rivoluzione. Si propone la creazione di una Banca per il clima per sostenere la transizione: con una spesa annua che si aggira intorno ai 30-40 miliardi di euro.Per quanto riguarda l’acqua poi, viene richiesto un piano di investimenti contro le perdite delle reti idriche e degli acquedotti. In materia di rifiuti si punta a rilanciare l’approvazione della plastic tax e ad arrivare al 90 per cento di riciclo della plastica. Il tutto basandosi su un sistema di economia circolare, puntando su impianti di compostaggio per il trattamento dell’umido e considerando la termovalorizzazione come l'ultima delle soluzioni:“solo come una soluzione di ultima istanza perché l’incenerimento dei rifiuti non permette il recupero delle materie prime”. Sul tema biodiversità, inoltre, si chiede l’abolizione della caccia, il contrasto alla desertificazione, che gli animali domestici e selvatici siano considerati esseri senzienti”. Infine si propone la nascita di un nuovo corpo forestale ”preposto alla tutela dell’ambiente, alla conservazione delle foreste, alla lotta agli incendi boschivi, alla protezione della fauna, alla difesa del suolo, al controllo, presidio e monitoraggio del territorio rurale (agro-forestale, montano, collinare e costiero) e alla prevenzione dei rischi naturali, con funzioni di polizia per il contrasto dei reati ambientali, pubblico soccorso e protezione civile”.