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Nuovo dpcm in arrivo nel weekend, il primo di Draghi: possibili nuove restrizioni
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L’emergenza sanitaria da Covid-19 non è ancora stata arginata e il Governo continua ad elaborare nuove misure per contenere la diffusione dei contagi. I nuovi dati, le varianti con maggiore trasmissibilità e la possibile coincidenza temporale della terza ondata con il piano vaccinale, infatti, non fanno ben sperare in un repentino ritorno alla normalità.

La soluzione più accreditata in questi giorni sarebbe data da una maggiore rigidità nelle disposizioni, utile a compensare quelle che oggi gli esperti reputano “misure insufficienti”. Ecco cosa potrebbe accadere con il nuovo DPCM.

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È ormai passato un anno dal primo DPCM emanato dall’ex Premier Conte che ha coinvolto l’intero territorio nazionale nelle nefandezze dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Sempre ad un anno dall’inaugurazione del primo lockdown generalizzato, i dati sui contagi e sui focolai generati dalle varianti non fanno sperare in un repentino ritorno alla normalità. Nella giornata odierna, infatti, è in programma una riunione del Governo per ridefinire le misure che interesseranno gli italiani già dalla prossima settimana. Le prime ipotesi vedono nel nuovo DPCM una rimodulazione delle misure nelle diverse zone a colori, maggiore rigidità nelle disposizioni riguardanti gli spostamenti e rigore interno nella gestione del tracciamento dei contagi. Per il Comitato tecnico scientifico, del resto, le nuove misure servirebbero ad escludere l’introduzione di un nuovo lockdown nazionale, soprattutto in questo delicato momento di piano vaccinale. Ecco tutte le ipotesi sul nuovo DPCM, punto dopo punto.

Nuove misure per le diverse zone

Come accennato, punto centrale del nuovo DPCM riguarderebbe la rimodulazione delle misure delle diverse zone colorate. Per il Comitato tecnico scientifico si dovrà andare in modo automatico in zona rossa con 250 casi settimanali su 100mila abitanti. Importante sarà anche l’analisi dell’indice RT: se si supera la soglia dell’1 si va automaticamente in zona arancione, se si va oltre l’1,25, invece, in zona rossa. Nelle prossime ore saranno esplicate le misure di rafforzamento delle disposizioni governative, che coinvolgerebbero non solo regioni ma anche singole città metropolitane con alto rischio di contagio e di trasmissibilità (dato dalle varianti).

Chiusure nel fine settimana

Tra le ipotesi emerge quella riguardante la chiusura totale di negozi e attività ristorative e limitazioni per gli spostamenti, consentendo solo quelli per lavoro, salute e urgenza. Ad ogni modo, le dinamiche per questa nuova misura saranno chiarite solo dopo la pubblicazione del nuovo DPCM: è ancora incerto se tale linea sarà adottata solo in zona rossa o anche nelle restanti arancioni e gialle.

Bar e ristoranti

Il nuovo DPCM vedrebbe maggiore rigidità nelle misure destinate ai bar e ai ristoranti. Le ipotesi vedrebbero infatti una chiusura di tali attività nel fine settimana anche nelle zone gialle, consentendo l’asporto fino alle 18.00 nei giorni infrasettimanali e la consegna a domicilio.

Cinema e teatri

Il ministro per i Beni e le Attività culturali Dario Franceschini è a lavoro con i suoi tecnici per la ridefinizione dei parametri per la riapertura di cinema e teatri. La linea che si vorrebbe seguire sarebbe la stessa intrapresa con lo scorso DPCM, che ha visto la riapertura al pubblico di musei e mostre nei giorni infrasettimanali in zona gialla. Si decreterà ad ogni modo il futuro dei cinema e dei teatri una volta stilate le altre misure riguardanti le zone e gli spostamenti dei cittadini.

Gestione del tracciamento e campagna vaccinale

Come riportato sul Corriere della Sera, gli esperti del Comitato tecnico scientifico avrebbe chiesto maggiore rigore della gestione del tracciamento dei contagi per favorire un rafforzamento della campagna vaccinale. Le parole degli scienziati: “Soltanto quando si ha un’incidenza di 50 nuovi contagi a settimana per 100 mila abitanti è possibile garantire il tracciamento dei casi per identificare le diverse varianti e perseguire la campagna vaccinale rivolta al maggior numero di soggetti possibile nei tempi più rapidi possibili”.

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