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Cognome di entrambi i genitori al neonato: cosa prevedeva prima la legge
Durante la seduta di ieri, la Consulta, riunita in camera di consiglio, ha esaminato le questioni di legittimità costituzionale sulle norme che regolano, nell’ordinamento interno, l’attribuzione del cognome ai figli. Nello specifico, ciò che è stato analizzato è la norma che impediva ai genitori, anche se di comune accordo, di dare al figlio il solo cognome della madre e quella che, in assenza di un accordo, impone il solo cognome del padre, invece che quello di entrambi i genitori. Ed è proprio qui che è cambiato qualcosa.
La nuova norma sull’assegnazione del cognome a un nuovo nascituro
Dunque ora i figli assumeranno il cognome di entrambi i genitori nell’ordine da loro concordato, e “in mancanza di accordo sull’ordine di attribuzione del cognome di entrambi i genitori - si legge nella nota - resta salvo l’intervento del giudice in conformità con quanto dispone l’ordinamento giuridico”.Ma quando entrerà in vigore questo provvedimento? Ebbene, visto che ancora una volta la Consulta arriva prima del legislatore, ha solo tracciato la via sulla quale il Parlamento dovrà poi muoversi, nel rispetto di quanto affermato nella decisione, le cui motivazioni saranno depositate nelle prossime settimane.
Il legislatore, quindi, avrà il compito di regolare alcuni aspetti e sciogliere dei nodi, restando però vincolato al verdetto della Corte costituzionale. In Senato è intanto iniziato l’iter per unificare in un testo cinque disegni di legge e per vederne quindi l’approvazione prima della fine dell’anno.
La situazione negli altri Paesi europei
L’Italia, finora, ha rappresentato un caso piuttosto isolato, riporta Open. Infatti, in moltissimi Paesi europei esistono già delle leggi che, seppur diverse tra loro, sono ispirate al principio secondo il quale ogni genitore può decidere di attribuire ai propri figli il cognome paterno, materno o quello di entrambi i genitori, senza alcun automatismo.In Francia e in Belgio, ad esempio, in mancanza di un accordo tra i genitori, si assegnano entrambi i cognomi in ordine alfabetico. In Lussemburgo, invece, si sceglie con un sorteggio. In Portogallo i genitori sono liberi di scegliere quale e quanti cognomi mettere, fino a un massimo di quattro.
Mentre in Danimarca, Norvegia, Svezia, Finlandia e Austria il cognome della madre viene attribuito automaticamente dall’anagrafe, a meno che si dia diversa indicazione da parte di entrambi i genitori.