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Davide Locatelli suona il pianoforte a 5mila metri di altezzaDavide Locatelli, è questo il nome del bergamasco che il 29 giugno 2023 ha suonato il piano a più di 5mila metri, sul Khardung La, in India. Si è trattato della “suonata più alta del mondo”, come certificato dal Guinness dei primati.

Fonte foto: via Instagram

Davide Locatelli era già noto per aver portato il suo pianoforte fuori dal consolato ucraino, a Milano, e aver suonato “Immagine” di John Lennon, lanciando il suo messaggio musicale contro la guerra.

A raccontare la sua ultima folle impresa è ‘La Repubblica’.

Concerto a quota 5384 metri: “Grazie, India. Resterai sempre nel mio cuore”

Sicuramente, non un concerto da tutti i giorni. A quota 5384 metri, sull’alto passo di montagna chiamato Khardung La, nella regione di Ladakh, in India. Qui, il bergamasco Davide Locatelli si è seduto davanti al suo piano e ha cominciato a suonare, aggiudicandosi un primato da brividi, in tutti i sensi.

“Sono senza parole”, ha scritto Locatelli sui social, con annesse le foto dell’impresa. Grazie, India. Resterai sempre nel mio cuore.

Come riportato da ‘La Repubblica’, il 31enne ha suonato alcuni dei brani più importanti del suo repertorio, da “Fly Away” a “Sugarland”, da “Experience” a “Hyper Silent”, arrivando poi al recente “Love 4”. Tutto questo circondato da un paesaggio imbiancato dalla neve.

Non è stata un’esibizione improvvisata. L’artista aveva già annunciato ai propri fan del suo avvicinamento all’impresa. Così aveva scritto su Instagram, il 19 giugno: “Negli ultimi sei mesi ho lavorato segretamente a un progetto incredibile. Questo è qualcosa che avevo sognato di fare negli anni. Ho pensato a quanto mi sarebbe piaciuto provare a far quello che amo, su una delle montagne più alte del mondo”. E poi la rivelazione: “Sì, sono pazzo, ma se mi seguite non ne sarete così sorpresi. Tenterò un Guinness World Record il 29 giugno a Ladakh, sulla cima del monte Khardung La, a oltre 5600 metri d’altezza, con un fantastico team che verrà a sostenermi”.

I mesi di preparazione e la visita al tempio: “Ci siamo adattati al clima, ma anche alla cultura locale”

Per raggiungere il luogo dell’esecuzione, Locatelli ha raccontato di aver compiuto il viaggio più faticoso della mia vita. Io e la mia squadra siamo arrivati dopo 30 ore di volo e tre cambi di aereo. Alloggiamo a 3600 metri d’altezza, il respiro è affannoso e necessitiamo di adattamento al territorio. La nostra guida si è presa cura di noi”.

Come detto, però, non si è trattato di un’impresa improvvisata. Sono infatti serviti mesi di preparazione atletica e di allenamento per resistere al freddo e alla mancanza di ossigeno. Prima di salire Khardung La, poi, il 31enne bergamasco è andato in visita al tempio di Ladakh “per chiedere il permesso di salire sulla montagna. Ci siamo adattati al clima, ma anche alla cultura locale”.

Francesco Facchinetti: “Sono molto emozionato”

Come fa sapere ‘La Repubblica’, tra i moltissimi sostenitori c’è anche Francesco Facchinetti, che ha salutato l’impresa con grande entusiasmo dedicando al pianista una storia su Instagram: “Sono molto emozionato, perché un bergamasco come me, un amante della polenta taragna come me, ha fatto il Guinness dei Primati”.