C.Galgano
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Anno più caldo ItaliaOrmai siamo giunti nel pieno della stagione estiva e come ogni anno le temperature in aumento creano qualche disagio. In questo periodo anche compiere i piccoli gesti quotidiani diventa estenuante e tutto quello che si vorrebbe fare è passare il giorno in compagnia del ventilatore.

Il caldo degli ultimi anni però non ha nulla a che vedere con il consueto aumento delle temperature tipico della stagione estiva: è un effetto diretto del riscaldamento globale, uno dei problemi più gravi con cui dobbiamo confrontarci e per il quale è necessario trovare al più presto una soluzione.

Il 2022: l’anno più caldo della storia

Secondo i dati scientifici raccolti, il 2022 è stato l’anno più caldo della storia del nostro Paese. Il rapporto, Stato del Clima in Europa nel 2022 stilato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) e da Copernicus, il servizio UE di osservazione della Terra, l’anno scorso sono state registrate ondate di caldo da record. Attraverso l’analisi dei dati scientifici è emerso che in Europa la temperatura media è stata superiore di ben 2,3 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, registrati tra il 1850 e il 1900. Secondo il rapporto ufficiale, il continente europeo si è riscaldato il doppio rispetto alla media globale registrata dal 1980.
Il 2022 è stato un anno critico non solo per l’Italia, ma anche per altri paesi europei come il Belgio, la Francia, la Germania, il Regno Unito, l’Irlanda, il Lussemburgo, la Spagna, il Portogallo e la Svizzera.

L’accordo di Parigi

Nel 2015 gli Stati membri della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici hanno stipulato un accordo internazionale che ha come scopo quello di ridurre le emissioni di gas serra dei paesi firmatari, in modo tale da contenere il più possibile i danni causati dal riscaldamento globale. Tra gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, vi è quello di mantenere la temperatura terrestre di due gradi al di sotto rispetto ai livelli pre-industriali. Visti i dati rilevati in riferimento all’anno passato, è evidente che le misure adottate nel 2015 non sono più sufficienti a limitare l’emergenza climatica e che occorre presentare una nuova strategia per migliorare la situazione.

Riscaldamento globale: i rischi e le conseguenze

I dati registrati in riferimento allo scorso anno hanno allarmato gli esperti e turbato l’opinione pubblica, che si sta sempre più preoccupando della questione ambientale. Negli ultimi anni, infatti, i danni causati dal riscaldamento globale e dal cambiamento climatico sono sempre più evidenti. Alluvioni, siccità, violente tempeste, ondate di freddo o di calore improvvise sono solo alcune delle calamità naturali di cui abbiamo sentito parlare o che abbiamo affrontato in prima persona. Secondo quanto riportato da tg24.it, nel 2022, in Europa, questi insoliti e terribili eventi meteorologici hanno provocato la morte di 16.365 persone e causato danni a circa 156.000 persone. Inoltre, i danni economici causati da questi pericolosi fenomeni si stima possano aggirarsi intorno ai 2 miliardi di dollari. Questi numeri devono far riflettere sull’urgenza con cui bisogna affrontare la lotta al cambiamento climatico, che ora più che mai deve essere considerata da tutti una priorità.

Come sarà il 2023

Gli esperti prevedono che quest’estate la situazione non possa far altro che peggiorare. Secondo i dati raccolti fin ora è molto probabile che il 2023 riesca a "soffiare" al 2022 il primato di anno più caldo della storia, con temperature ben al di sopra della media stagionale e ondate di caldo senza precedenti. Anche durante i mesi autunnali e invernali sarà possibile percepire cambiamenti rilevanti e si teme che le conseguenze di ciò possano essere molto dannose.

Chiara Galgano

Data pubblicazione 2 Luglio 2023, Ore 10:47
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