
Fonte foto: @Palazzo Chigi - Presidenza del Consiglio dei Ministri via Facebook
Ebbene, comunemente sta ad indicare il momento in cui il Governo, formato dalle forze elette in Parlamento, perde l’appoggio della maggioranza che lo aveva sostenuto fino a quell’istante. Di conseguenza l'Esecutivo si ritrova a non poter continuare la sua azione, essendo in minoranza numerica in una delle due Camere, Camera dei Deputati e Senato della Repubblica. Scopriamo che natura possono avere le crisi di Governo e come possono rivolversi.
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Crisi di Governo parlamentari: cosa sono?
Secondo l’ordinamento italiano esistono due tipi di crisi di governo: quelle parlamentari e quelle extraparlamentari. La crisi di governo parlamentare, come il nome suggerisce, è quella che si consuma all’interno del Parlamento. Questa può verificarsi per diversi motivi:- il Governo viene colpito da una mozione di sfiducia da una delle due Camere che formano il Parlamento,
- il Governo pone la fiducia su una determinata questione ma riceve voto contrario,
- il Governo, nominato dal Presidente della Repubblica, si presenta davanti alle Camere ma non ottiene la fiducia necessaria per il suo insediamento.
Crisi di Governo extraparlamentare: come si svolge?
Invece le crisi di Governo extraparlamentari si aprono quando si verificano contrasti all’interno del Governo stesso, che portano al venir meno dell’intesa su cui si regge la maggioranza, traducendosi poi in una mancanza di voti necessari in ciascun ramo del Parlamento alla continuazione della vita dell’Esecutivo.
Come si risolve una crisi di Governo?
Chiarite le nature dei diversi tipi di crisi, parliamo ora degli scenari che possono aprirsi in seguito. Sono infatti diverse le risoluzioni applicabili, tutte loro però hanno un fattore in comune: il Presidente della Repubblica. È proprio lui a dover scendere in campo per via del suo fondamentale ruolo Costituzionale, aprendo le consultazioni con le diverse delegazioni presenti in Parlamento. Solo in seguito a queste consultazioni, e in base a quanto riferito dalle diverse forze presenti alle Camere, è il Presente a scegliere come agire:- Rinvio alle Camere: qualora non ci fosse già stato un voto di sfiducia, il Presidente della Repubblica può chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri di presentarsi in Parlamento per verificare se il Governo detiene ancora la fiducia delle Camere.
- Governo-bis: il Presidente della Repubblica affida nuovamente al Presidente del Consiglio uscente l’incarico di formare un nuovo Governo con una maggioranza diversa rispetto alla precedente.
- Nuovo Governo: il Presidente della Repubblica può anche individuare un nuovo candidato al ruolo di Presidente del Consiglio per formare un nuovo Governo cercando una nuova maggioranza.
- Governo tecnico: il Presidente della Repubblica può decidere, specialmente in caso di forte emergenza, di affidare l’incarico di formare un Governo a una personalità spesso all’infuori del Parlamento, normalmente un tecnico (giurista o economista), che possa contare su una maggioranza bipartisan non legata allo schieramento politico.
- Elezioni anticipate: il Presidente della Repubblica reputa non percorribile nessun’altra strada sopra elencata, sciogliendo quindi le Camere in vista di nuove elezioni.