
Sei anche tu un poser? Probabilmente la prima risposta che ti uscirà di bocca sarà un sonoro no! Ma ne sei proprio sicuro o sicura? In fin dei conti nessuno è completamente immune al consenso sociale e quasi tutti, di riflesso, ci concediamo ad alcune piccole e innocenti menzogne per apparire leggermente diversi da quello che siamo.
Ma cosa significa “poser”? In altre parole, chi sono i poser? Vediamolo insieme.
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Cosa significa “poser”: origine della parola
“Poser”, una parola che di sicuro avrai già sentito. Ma che significa esattamente? Il termine “poser” trae origine dall’inglese e significa letteralmente “persona che posa”, magari per farsi ritrarre da un pittore o da un fotografo. Da qui, il suo significato più metaforico, di gran lunga il più utilizzato nello slang giovanile: “poser” in questo caso designa negativamente colui che finge di essere qualcuno o qualcosa che in realtà non è soltanto per ottenere un determinato consenso sociale.
La parola, all’inizio, veniva utilizzata soprattutto in ambito musicale, all’interno della sottocultura metal, per indicare coloro che aderivano alla moda estetica di questo genere musicale senza però nutrire una passione genuina per il metal. Dunque, il poser si vestiva come i metallari, ascoltava la musica dei metallari, faceva i discorsi dei metallari, ma sotto sotto non era un vero metallaro. O meglio, poteva anche esserlo, ma solo davanti agli altri e in maniera superficiale. Concludendo, possiamo dire che l’accezione della parola è sicuramente negativa.
Il termine è molto usato anche in Italia, in maniera particolare tra i più giovani. Segno della diffusione di questa parola è il suo ingresso nella cultura pop. I Negrita e Alborosie, per esempio, hanno rispettivamente una canzone dal titolo “Poser”.
Chi sono i poser: essere giudicati dalla copertina
Quindi, in definitiva, chi sono questi poser? Sono le persone che “falsano” i propri atteggiamenti e i propri comportamenti per apparire in un modo e sembrare qualcuno che non sono realmente. L’intento è quello di ottenere una certa approvazione, una certa attenzione da parte degli altri. Si tratta quindi di una categoria piuttosto vasta di persone, che possono attuare delle “strategie da poser” sotto diversi punti di vista: possono per esempio indossare degli abiti che pertengono a una determinata sottocultura pur non nutrendo un vero interesse per questa, o possono ascoltare una certa musica, o vedere solo certi film e leggere certi libri, ma anche fare dei discorsi per rientrare in un certo “tipo di persona” senza un vero impianto critico alle spalle. Insomma, al di sotto di ogni poser c’è un atteggiamento non autentico, uno schierarsi ostentato per convenienza o accettazione. Il poser è colui che vuole essere giudicato dalla copertina.