
Nel vocabolario contemporaneo, arricchito di anglicismi e termini tipici del web, si sente spesso parlare di “red flag”, soprattutto in ambito amoroso.
Ma cosa vuol dire “red flag”? La parola, che tradotta dall’inglese significa “bandiera rossa”, viene usata come metafora per indicare un segnale di pericolo.
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Red flag significato
“Red Flag” è un termine inglese che significa letteralmente “bandiera rossa”.
Tuttavia il vocabolo, in senso figurato, viene utilizzato per indicare un segnale di avvertimento (i cosiddetti campanelli di allarme) su cui vale la pena prestare attenzione per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli.In particolare, nel gergo contemporaneo, il termine viene usato principalmente in ambito amoroso, e anche in questo caso si riferisce ai potenziali pericoli da evitare per non infilarsi in una “relazione tossica”. Ma cosa sono le bandiere rosse in una relazione? Una “red flag” può essere per esempio un comportamento o un tratto caratteriale del partner che potrebbe essere tossico o dannoso all’interno della relazione. Più nel concreto: una gelosia eccessiva, le bugie costanti, gli atteggiamenti manipolatori e controllanti, la mancanza di empatia o di rispetto… e così via. Tutti segnali, questi, che dovrebbe istintivamente instillare un ragionevole dubbio nei confronti della persona che manifesta tali comportamenti. A volte si tratta di piccoli segni che possono passare inosservati, specie se si è alle prime armi, altre volte emergono a lungo andare approfondendo la relazione.
Red flag: origine del termine
Non si tratta certo di una trovata tutta contemporanea: le bandiere rosse come segnale di pericolo si possono rintracciare in tantissimi ambiti ed epoche. In marina, per esempio, la bandiera rossa indica la presenza di un pericolo in navigazione. Oppure si pensi alla bandiera rossa che sventola sulle spiagge, la quale indica appunto il divieto di balneazione a causa delle condizioni pericolose delle acque.
Nel corso del tempo, quindi, il simbolo si è esteso in altri ambiti e contesti impreziosendo il suo significato di una certa connotazione di “involontarietà”: le “red flag” sono quei tratti che sfuggono al controllo, una sorta di punta dell’iceberg che nasconde qualcosa di ben più grande al di sotto della superficie. In altre parole, una persona non manifesta volontariamente le proprie bandierine rosse, ma sta al nostro sguardo interpretativo il compito di saperle cogliere e individuare.
Ambito amoroso, abbiamo detto. Ma non solo: i “red flag” possono riferirsi anche a un ambiente di lavoro malsano, dove i segnali possono essere per esempio un elevato e costante ricambio di personale, così come un’eccessiva richiesta di straordinari o un capo dispotico dall’urlata facile. Ma possiamo anche parlare di “red flag” più in generale, come un forte odore di gas a casa o un sito web dall’interfaccia sospetta che richiede troppe informazioni personali non necessarie. Insomma, ciò che ci dà quella sensazione da “qui gatta ci cova”.