
I dati che emergono sono ricchi di colpi di scena così come di conferme. Hai intenzione di iscriverti all’università ma ancora non hai deciso in quale città trasferirti per dedicarti agli studi? Bene, dando un occhio a questo rapporto potresti scoprire qualche spunto importante! Vediamolo insieme più nel dettaglio.
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La classifica delle città
Trento sale di nuovo sul podio ma, rispetto all’edizione precedente, passa dal secondo al primo posto. La città ha infatti ottenuto ottimi risultati in otto dei nove parametri presi in considerazione per la realizzazione della classifica.
Subito sotto, al secondo e al terzo posto della classifica, troviamo invece Bolzano e Bologna, entrambe salite di una posizione rispetto al 2021. Milano rimane stabile al quinto posto, mentre Firenze sale di due posizioni, dalla sesta alla quarta, e Roma di una, dalla cinquantaquattresima alla cinquantatreesima. Parma, che figurava al primo posto nel report dello scorso anno, scende adesso al settimo posto.
Grossi progressi vengono compiuti da Como, che sale dalla posizione 62 alla 32, come anche da Varese, dalla 53 alla 23, e da Sondrio, che slitta dalla posizione 35 alla 14. Ma ci sono anche delle città che hanno compiuto bruschi passi indietro, scendendo di parecchio nella classifica. È questo il caso, per esempio, di Monza e Brianza, passata dalla posizione 10 alla 20, di Ascoli Piceno, che passa dalla posizione 27 alla 52.
Per il resto, nella maggior parte dei casi si riscontra una certa stabilità, smossa solo da qualche lieve oscillazione.
Passiamo ora alle menzioni dolenti. Il gruppo delle ultime rimane più o meno quello della scorsa edizione, con qualche piccolo aggiornamento. Crotone si attesta alla posizione 107, ovvero l’ultima della classifica. Alla penultima troviamo Siracusa, scesa di due gradini rispetto all’ultimo rapporto. Altra menzione che non passa inosservata è quella di Napoli, che figura al posto 104.
Una spaccatura invisibile: centro-nord da una parte, sud e isole dall’altra
Basta uno sguardo veloce alla classifica per accorgersi di un dato tanto evidente quanto allarmante. Il rapporto parla chiaro: si evince una netta spaccatura tra il nord e il sud del nostro Paese. Basti pensare che nessuna città appartenente al sud o alle isole compare nelle prime 32 posizioni della classifica.
Ma in fondo, questo non stupisce. Si tratta, infatti, di una situazione problematica nota ormai da diverso tempo e che riguarda i più vari ambiti. La divergenza è grande e le distanze sembrano aumentare sempre di più. Le difficoltà dovute alla pandemia hanno solo accelerato una tendenza già in atto.