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bologna miglior città d'Italia 2022È stata pubblicata anche quest'anno la classifica sulla Qualità della vita nelle città italiane, un'iniziativa portata avanti dal 1990 dal "Sole24Ore" che offre puntualmente uno sguardo sul benessere dei capoluoghi italiani.
In questa edizione è palese ancora una volta il divario che si sta allargando sempre più tra nord e sud, che si esplicita soprattutto guardando le ultime posizioni in classifica, largamente occupate dalle città del sud, in particolar modo dai capoluoghi calabresi.

Torna invece in vetta Bologna, città universitaria per eccellenza, che si riconferma, dopo svariate vittorie, la città con la qualità della vita più alta d'Italia, seguita a breve distanza da Bolzano e Firenze, con le quali condivide il podio.

Milano, Roma, Torino e Napoli perdono posizione a favore di centri più piccoli

La classifica è data da una serie di categorie, quali Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Ambiente e servizi, Cultura e tempo libero, calcolati procapite. La somma di questi punteggi assegnati a ogni centro abitato, ha dato poi vita alla classifica generale.

Tra le prime posizioni brillano in particolare la Toscana e l'Emilia, che riescono a piazzare molte rappresentanti nella top 20, con Siena che si aggiudica la medaglia di legno, l'ingresso di Parma al 9° posto, Pisa al 10°, la scalata di Reggio Emilia al 13°, e Modena al 17°.

A perdere posizioni sono invece le grandi metropoli; Milano scivola in fondo alla top 10, posizionandosi ottava. Anche Roma e Torino scendo di diversi gradini, affermandosi al 31esimo e al 40esimo posto. Male anche per Napoli che perde 8 posizioni, finendo 98esima.

Stabile invece il Trentino Alto Adige, che riesce a resistere, dimostrando ancora una volta l'eccellente qualità della vita offerta da questa regione del nord, con la già citata Bolzano al secondo posto e con il quinto posto di Trento.

Nord e sud, divario sempre più ampio

A confermare poi una tendenza negativa c'è il primato del mezzogiorno, le cui città riescono difficilmente ad accedere alla prima parte della classifica, ma rimangono bloccate sul fondo. Per il terzo anno di fila, fanalino di coda è Crotone, che colleziona record negativi in quasi tutti gli indicatori, finendo ultima sia per "Ricchezza e consumi", sia in "Cultura e tempo libero".

Ma, nonostante il singolo caso, il Mezzogiorno è concentrato nelle posizioni dall’81ª alla 107ª, nelle quali sono incluse alcune aree metropolitane come Palermo, Catania, Napoli, Taranto e Reggio Calabria. In particolar modo, poi, le città calabresi sono quasi tutte posizionate dalla posizione 95 in poi.