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Carlo Giuliani e il G8 di Genova

Il 20 luglio del 2001 moriva a Genova, durante una manifestazione contro il G8 in piazza Alimonda, il 23enne Carlo Giuliani a causa di un colpo di pistola sparato da un carabiniere ausiliario, Mario Placanica.

La morte di Carlo Giuliani fu ripresa dalle principali televisioni del mondo diventando un simbolo delle proteste contro il G8 e della violenza utilizzata dalla polizia che il giorno seguente si sarebbe macchiata di orribili violenza all'interno della scuola Diaz. Ma, chi era Carlo Giuliani? Quali sono le due versioni sulla sua morte e cosa fu stabilito in sede processuale? Vediamolo insieme.

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Prima di andare a parlare della morte di Carlo Giuliani, andiamo a vedere il contesto in cui quest'ultima si colloca, ovvero Genova.

In quei giorni il capoluogo ligure divenne non soltanto il luogo che doveva ospitare la riunione dei “Grandi della Terra” ma anche una piazza globale che vide sfilare tantissimi giovani animati da diverse istanze di cambiamento, dall’ambientalismo ai diritti civili passando per la crisi economica e politica. Giovani che reclamavano un cambiamento radicale uniti sotto la sigla dei "No Global".

Ad affiancare i No Global c'era anche il gruppo di anarchici dei black bloc definiti inizialmente dal il Washington Post come "persone che indossavano indumenti neri e maschere da sci". Loro furono la causa principale dei disordini nati a Seattle in occasione della conferenza dell’Organizzazione mondiale del commercio del 30 novembre del 1999. Partendo da questo scenario è facile capire la preoccupazione per il G8 di Genova e il numero impressionante di uomini appartenenti all’esercito, alla polizia, ai carabinieri e alla guardia di finanza che furono schierati in assetto da combattimento.

Chi era Carlo Giuliani?

Detto ciò torniamo a Carlo Giuliani, figlio di Adelaide Cristina Gaggio e del giornalista Giuliano Giuliani, era nato a Roma il 14 marzo del 1978. Dopo aver frequentato il liceo scientifico aveva scelto la facoltà di Storia all'università.

Carlo era anche un ragazzo molto impegnato nel sociale: dal servizio civile presso Amnesty International a Genova all'adozione a distanza di un bambino tramite la comunità di Sant'Egidio. Molto attivo anche in politica, nell'anno delle contestazioni no-global al G8 di Genova aveva deciso di scendere in piazza tra i manifestanti.

Come è morto Carlo Giuliani?

La riunione dei capi di governo del G8 ebbe inizio il 20 luglio del 2001 e durante la mattinata iniziarono i primi cortei pacifici della giornata ma la situazione cambiò ben presto: iniziarono a verificarsi degli incidenti e gli scontri tra manifestanti e polizia si fecero molto più duri. L'attenzione globale si concentrò su Genova: le immagini mostrate da molte televisioni in giro per il mondo mostrarono la dura reazione delle forze dell'ordine facendo vedere persone sanguinanti che faticavano ad allontanarsi dagli scontri e che si curavano le ferite in strada con mezzi di fortuna.

Fu nel corso di uno dei tanti scontri che un gruppo di carabinieri si ritrovò in piazza Alimonda da dove cercò di raggiungere, attraverso una via laterale, uno dei cortei più grandi che era stato autorizzato dalle autorità. Dietro di loro avanzavano anche due fuoristrada non blindati che, giunti vicino al corteo, si intralciarono a vicenda restando bloccati nel mezzo della piazza. Uno dei due mezzi venne circondato da alcuni manifestanti che iniziarono a lanciare contro il veicolo dei sassi.

In questo momento il carabiniere Placanica, stando alla sua ricostruzione, dopo aver ripetuto più volte ai manifestanti di allontanarsi, sparò due colpi in aria: il primo colpì alla testa Carlo Giuliani che si trovava a pochi metri dal fuoristrada e teneva sopra la testa un estintore. Carlo cadde a terra e pochi istanti dopo l’autista, che era riuscito a liberare il mezzo militare, passò sopra il suo corpo per due volte: una prima in retromarcia, una seconda in direzione anteriore. Quando l’ambulanza arrivò sul posto purtroppo Giuliani era già morto.

Cosa successe al responsabile della morte di Carlo Giuliani?

Stando alle notizie che iniziarono a circolare, inizialmente si parlava di un ragazzo spagnolo ucciso da un sasso lanciato dai manifestanti ma dopo poche ore circolarono già le immagini che mostrarono la dinamica di quanto accaduto. Nel 2003 fu aperto un procedimento penale con l'ipotesi di omicidio colposo a carico del carabiniere Mario Placanica che però successivamente verrà prosciolto per uso legittimo di armi e per legittima difesa.

Stando alla ricostruzione processuale il colpo sarebbe stato sparato in aria e avrebbe raggiunto il ragazzo perché deviato da un calcinaccio lanciato da un manifestante. Le lacune nelle indagini però furono diverse e proprio per questo, nel 2009, la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato lo Stato italiano a risarcire i familiari di Giuliani per non aver condotto un'inchiesta adeguata sulla morte del giovane. Nel 2011 la stessa Corte ha assolto l'Italia stabilendo che la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali non è stata violata.

La ricostruzione fatta dai carabinieri e confermata in sede processuale però, non ha convinto neanche il Comitato piazza Carlo Giuliani, una onlus che ha avanzato l'ipotesi che le forze dell'ordine abbiano provato a scagionarsi colpendo il volto di Carlo con un sasso dopo lo sparo. Dall'altro lato, invece, sostengono che Giuliani, come si vede dalle immagini, abbia preso l'estintore dopo aver visto che all'interno del mezzo militare c'era qualcuno che stava puntando la pistola sui manifestanti. Tra le cose che non quadrano con la ricostruzione processuale c'è anche il foro del proiettile che sarebbe incompatibile con lo sparo diretto visto che la pistola di Placanica aveva munizioni non convenzionali.

Paolo Di Falco

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