
All'Ungheria si devono – in un periodo di incertezze a livello europeo e mondiale – i primi timidi passi verso la transizione democratica dell'est Europa. Ma come avvenne il passaggio da Repubblica Popolare a Repubblica d'Ungheria? Scopriamolo insieme.
La Rivoluzione del 1956
Per capire il processo democratico ungherese, occorre partire dal dopoguerra. Infatti, già il 23 ottobre del 1956 l'Ungheria diede i primi segnali di malcontento verso il regime sovietico. In quel giorno, a Budapest, si tenne una manifestazione che coinvolgeva centinaia di studenti che tra le altre cose chiedevano la fine dell'occupazione sovietica. La polizia cercò di disperdere la folla in un primo momento, salvo poi ricorrere all'uso delle armi contro i civili disarmati: fu una vera e propria strage, e a pagare furono soprattutto i giovani studenti.Quella fu solo la miccia che innescò i tumulti del '56. Pochi giorni più tardi, il 28 ottobre, Imre Nagy, riformista del Partito dei Lavoratori, venne nominato come nuovo Primo Ministro, scatenando le ire di Mosca. Quando Nagy annunciò l'uscita dell'Ungheria dal Patto di Varsavia, Chruščëv inviò l'Armata Rossa a Budapest. Ne scaturì una rivolta che vide l'uccisione di 20mila persone: Nagy venne arrestato e destituito, al suo posto Nikita Chruščëv nominò a capo del Governo il fedele János Kádár.
Nascita della Repubblica d'Ungheria: il cammino verso l'Europa
Nonostante la premessa iniziale, la transizione ungherese verso la democrazia fu piuttosto “serena”. Il Governo fantoccio di Kádár durò circa 33 anni, ma quando venne sostituito Károly Grósz le cose iniziarono a cambiare. Nell'ottobre del 1988 il Parlamento ungherese approvò una riforma radicale mai verificatasi in altri paesi di stampo socialista: venne istituito un mercato azionario dando spazio ad imprese private e straniere; in più nel 1989 il Parlamento adottò un "pacchetto democratico", che comprendeva unioni commerciali pluraliste, libertà di associazione, assemblea e stampa, una nuova legge elettorale e, nell'ottobre 1989, una revisione della costituzione. Le notizie che nel frattempo giungevano da Mosca indicavano che i tempi erano ormai maturi: l'URSS si stava lentamente sgretolando, così i comunisti ungheresi non persero tempo. Nell'ottobre 1989 il partito comunista si riunì nel suo ultimo congresso e si ricostituì poi come Partito Socialista Ungherese (MSZP).
In quella che fu a tutti gli effetti una riunione storica, il Parlamento ungherese adottò una legislazione che istituiva elezioni multipartitiche e un seggio presidenziale a elezione diretta. Nel giorno della rivoluzione del 1956, il Presidente provvisorio della Repubblica Mátyás Szűrös proclamò la nascita della Repubblica d'Ungheria. Vennero riconosciuti i diritti umani e civili, e anche la struttura istituzionale fu ripensata: questa avrebbe poggiato sulla netta separazione dei poteri. I valori della democrazia borghese e del socialismo democratico divennero i pilastri della nuova Costituzione ungherese. L'Ungheria mosse poi i primi passi verso il progetto europeo e, nel 2004, entrò a far parte dell'Unione Europea.