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shanghai lockdownIn queste ore, nonostante le terribili immagini che giornalmente arrivano dal conflitto in Ucraina, si è anche tornato a parlare di Covid soprattutto in merito al nuovo Lockdown che le autorità sanitarie locali hanno stabilito a Shanghai, la città più grande della Cina, nonché uno snodo finanziario di importanza mondiale.
Nella popolosissimo centro, solamente nella giornata di lunedì 4 aprile, i nuovi casi sono stati 268 con un notevole aumento dei soggetti asintomatici, saliti a 13.086, secondo gli aggiornamenti ufficiali. Il che è ovviamente una grande preoccupazione per il governo centrale e per la politica “zero Covid” che la Cina aveva deciso di adottare da inizio pandemia.

Shanghai: casi Covid in risalita, le preoccupazioni del governo

Dopo l’avvio del programma di test di massa, che ha visto i 26 milioni di residenti della città sottoposti a tampone, Shanghai è entrata ufficialmente in una nuova fase di lockdown, ma divisa in due manche distinte: la prima riguardante la parte est di Pudong, la seconda quella ovest di Puxi.

Tutto, come riporta il quotidiano Repubblica, sarebbe dovuto terminare 5 aprile, ma nella capitale finanziaria della Cina, epicentro di questa nuova ondata di Covid, i casi continuano a salire e quindi il lockdown proseguirà con l'estensione a tutta la città e ai suoi 26 milioni di abitanti. Proprio per questo se ne sta parlando così tanto.

La preoccupazione è arrivata a livelli così altri che, come pubblicato dal The Guardian, nelle scorse ore ci sono state testimonianze non verificate di filmati che ritraggono alcuni bambini piccoli che piangono, presumibilmente positivi al Covid e che, che sembrerebbero essere stati separati dai loro genitori e messi in quarantena in una clinica di Shanghai.

Anche l’agenzia Reuters ha visto emergere sempre più storie di genitori separati dai propri figli dopo l’intervento delle autorità sanitarie. Gli stessi funzionari sanitari di Shanghai hanno comunque difeso i loro interventi, nell’ottica della lotta alla diffusione del coronavirus. Tuttavia sembra che la frustrazione nella popolazione per i severi controlli messi in atto stia salendo sempre più. Ma l’obiettivo del governo è quello di cercare di soffocare questa nuova ondata dell'epidemia di virus più grave nel Paese dalla fine della prima ondata di pandemia, all'inizio del 2020.

Politica zero Covid: le regole in vigore a Shanghai

In base a quanto stabilito dagli esperti che hanno messo appunto i nuovi protocolli, chiunque risulti positivo, anche se asintomatico o con una lieve infezione, deve essere isolato rispetto alle persone non infette, riporta SkyTg24.

E questo quindi include anche i bambini che risultano positivi ma i cui familiari non lo sono. “Se il bambino ha meno di sette anni, riceverà le cure necessarie in un centro sanitario pubblico”, ha riferito Wu Qianyu, funzionario della Shanghai Municipal Health Commission. "Mentre i bambini più grandi o gli adolescenti vengono isolati principalmente in quarantena, in strutture centralizzate”.

Wu ha spiegato poi che questi provvedimenti fanno parte del “lavoro di prevenzione e controllo del virus”. Queste misure però, hanno generato, comprensibilmente, il forte malcontento dei genitori che hanno espresso la loro rabbia sui social media, su piattaforme come Weibo.