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giuliano logos poetry slamGiuliano Logos, all'anagrafe Giuliano de Santis, è un artista performativo, campione mondiale di Poetry Slam, una disciplina al cui centro c'è la poesia. Lo scorso 15 maggio ha ottenuto l'ambita Coppa del Mondo di Poetry Slam, una competizione che si è svolta a Parigi e che ha visto la sfida tra 30 nazioni.
fonte foto: via Facebook
Proprio nella stessa Francia, qualche tempo fa, aveva scoperto la poesia performativa, un'arte che per Giuliano, già rapper, è diventata fondamentale per esprimere a pieno se stesso e ottenere un rapporto diretto anche con il proprio pubblico. Ma cos'è nel dettaglio il Poetry Slam e in cosa di distingue dall'orazione delle poesie in pubblico? A fornirci tutte le risposte è proprio Giuliano che attraverso il podcast di Skuola.net, #FuoriClasse, ha approfondito il tema e ci ha permesso di entrare nel suo mondo tutto da scoprire.

Podcast a cura di Marco Verdura

Il Poetry Slam, l'arte musicale che incontra la poesia

Fresco vincitore del torneo mondiale di Poetry Slam, Giulia Logos è anche membro cofondatore del collettivo romano di artisti WOW- Incendi Spontanei.
Ventisette anni, di origini pugliesi ma trapiantato nella Capitale da parecchi anni dove ha iniziato a scrivere barre. Da sempre amante del rap, Giuliano ha avuto un incontro fulminante con il Poetry Slam quando un amico di crew gli ha parlato di uno spettacolo visto in Francia in cui "l'artista sale sul palco, tutti stanno in silenzio per ascoltare ciò che dice e poi danno anche dei feedback". Una gara di poesia performativa, ma c'è anche chi la chiama "Arte marziale della poesia" - spiega il campione di Poetry Slam. "Praticamente sei persone si alternano sul palco leggendo o recitando testi scritti da sé. Possono essere di qualunque tipo: c'è chi ha un background più teatrale, chi viene più dal rap, dalla poesia lirica. Dopo la performance, cinque persone, estratte a caso tra il pubblico, fanno da giurati, danno dei voti e decretano il vincitore della serata".

La differenza con il rap: "la condivisione con il pubblico è fondamentale"

Un'atmosfera esaltante e piacevole, sia per gli artisti, che per gli spettatori che diventano protagonisti della scena nel momento finale della sfida. "Ho scoperto una dimensione che non conoscevo ma di cui già sentivo di aver bisogno. Ho capito che era la mia strada perché vengo dal rap, che mi ha dato tantissimo, però ciò che ho scoperto con il Poetry Slam è stato un senso di condivisione, di ascolto e di apertura verso gli altri che niente altro mi aveva ancora dato". Gli spettatori sono parte integrante dello spettacolo: "sono lì a posta per ascoltarti e per incentivare la tua voglia di condividere ciò che sei e ciò che hai da dire al mondo".

La finale per il titolo mondiale di Poetry Slam: "la Puglia mi ha portato fortuna"

Nel corso della serata finale, svoltasi a Parigi lo scorso 15 maggio, Giuliano ha portato in scena sette brani in lingua italiana, da lui scritti e interpretati, accompagnato dalla proiezione della traduzione in tempo reale. Tra i pezzi più apprezzati dalla giuria francese è emerso "Federico", dedicato a Federico II di Svevia: "sono pugliese di origine e ho un profondo legame con questa figura storica. Nonostante in un primo momento ho pensato fosse di scarso interesse, ho notato che è piaciuto tantissimo ai francesi".