
Nelle ultime ore, dopo il bombardamento dell'ospedale pediatrico e di maternità di Mariupol ad opera delle forze russe, diversi i leader politici internazionali che hanno condannato l'atroce gesto di Mosca che, secondo le prime fonti, ha già provato 17 morti.
Attraverso un video, anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi a quanto accaduto ha parlato di "crimine di guerra"ma, cosa significa? Qual è la differenza con i crimini contro l'umanità? E, soprattutto, quali sono stati i crimini di guerra del passato? Vediamolo insieme.
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Cosa sono i crimini di guerra?
Secondo quanto stabilito dalle norme del diritto internazionale il crimine di guerra è una violazione esplicita delle leggi del diritto bellico ovvero l'insieme dei codici che regolano il comportamento degli Stati coinvolti in un conflitto militare. Alla base del diritto bellico vi sono i principi di rispetto e tutela della dignità e della vita umana.Sicuramente in un conflitto dove la morte è all'ordine del giorno sembrerà una contraddizione che vi siano delle "regole" da non violare ma di fatto quest'ultime servono a proteggere coloro che non sono coinvolti direttamente nelle operazioni militari come i civili o a regolare determinate situazioni che potrebbero venirsi a creare. Per esempio, se il nemico si arrende è previsto che il vincitore prenda in custodia i prigionieri senza torcere loro un capello. La tortura o l'uccisione di quest'ultimi dopo la loro resa rappresenta a tutti gli effetti un crimine di guerra.
Chi si occupa di stabilire se è stato compiuto un crimine di guerra?
Considerando che già a partire dal Medioevo c'erano dei codici di comportamento impliciti durante i tanti conflitti militari, a partire dall'Ottocento con la celebre Convenzione di Ginevra vengono create un insieme di norme che, ancora in vigore, assicurano il rispetto dei giornalisti e del personale medico. Tra le tante norme la più conosciuta è sicuramente quella di non attaccare mai coloro che soccorrono i feriti e che, come segno di riconoscimento, portano al braccio una fascia bianca con la croce rossa.Dopo la Convenzione, il problema su chi avesse la competenza di giudicare l'effettiva violazione di tale regole è rimasto trascinandosi nel corso degli anni. Un passo avanti è stato fatto nel 1998 quando, dopo le due guerre mondiali e i tanti crimini commessi, con l'approvazione dello Statuto della Corte Penale Internazionale di è stabilito che è la Corte Penale Internazionale dell'Aia il tribunale che ha la competenza per stabilire se siano stati commessi dei crimini durante le operazioni belliche. La sua azione ultimamente si è concentrata in Afghanistan e su altri crimini commessi nelle Filippine, Venezuela, Burundi, Sudan, Libia, Kenya, Uganda, Costa d’Avorio, Congo e Mali.
Qual è la differenza tra crimini di guerra e crimini contro l'umanità?
I crimini di guerra sono differenti dai crimini contro l'umanità: se i primi, come abbiamo visto, sono delle violazioni del diritto bellico, i secondi fanno riferimento alle violenze che vengono perpetrate contro un popolo o parte di esso fermamente condannate dall'opinione pubblica.Tra i crimini contro l'umanità figurano: l'omicidio, lo sterminio, la deportazione della popolazione, la tortura, lo stupro, la riduzione in schiavitù, la prostituzione forzata, l'apartheid. Anche in questo caso, competente a giudicare la sussistenza o meno di tali crimini è la Corte Penale Internazionale dell'Aia.
Quali sono i crimini di guerra commessi in passato?
Diversi sono stati i crimini di guerra commessi anche dal nostro Paese soprattutto durante il periodo colonialista e la seconda guerra mondiale. Durante il primo periodo, infatti, nei diversi Paesi africani assoggettati al dominio italiano vi furono deportazioni, esecuzioni sommarie come quelle fatte in Libia, l'utilizzo di armi chimiche nella guerra per la conquista dell'Etiopia...Analogamente, durante la seconda guerra mondiale, sono stati segnalati tantissimi casi di fucilazioni di civili, saccheggi, violenze nei campi di prigionia in Grecia e nei Paesi balcanici. Oltre all'Italia, nello stesso periodo, tanti i crimini commessi dalla Germania: dal genocidio degli ebrei attraverso i campi di sterminio ad un vero e propio programma per la soppressione forzata di alcune minoranze.
Dall'altra parte, anche le potenze vincitrici del secondo conflitto mondiale si macchiarono di crimini guerra: tanti quelli statunitensi come la strage di Canicattì o il massacro di Biscari così come quelli commessi dall'Unione Sovietica che durante la sua avanzata, oltre ai ripetuti stupri, si calcola abbia fatto più di 600.000 vittime tra i civili.
Crimini di guerra: la situazione in Ucraina
Per quanto riguarda la situazione in Ucraina, lo scorso 4 marzo Karim Khan uno dei giudici istruttori della Corte Penale Internazionale ha aperto un'indagine per verificare i presunti crimini di guerra commessi dalla Russia nel corso della sua invasione.Lo stesso ha dichiarato che:"C'è una base ragionevole per ritenere che crimini di guerra o contro l'umanità siano stati commessi durante l'invasione russa dell'Ucraina e per aprire un'indagine. Continuerò a seguire da vicino gli sviluppi sul terreno in Ucraina e faccio appello al rispetto delle norme delle leggi umanitarie internazionali".
Con quest'indagine il presidente russo Vladimir Putin potrebbe sedere al banco degli imputati, cosa alquanto improbabile al momento, così come accaduto in passato per l'ex presidente della Serbia Slobodan Milosevic accusato di crimini guerra in Croazia o a Radovan Karadzic, ex presidente della repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina condannato nel 2019 all'ergastolo.
Dall'altro lato, dopo il bombardamento dell'ospedale pediatrico di Mariupol, il governo ucraino ha creato una piattaforma per elaborare le informazioni e documentare le violazioni dei diritti umani che la Russia sta commettendo in Ucraina. Il capo dell'Ufficio del presidente Andriy Yermak al Kiev independent ha annunciato che i fatti raccolti saranno utilizzati come prova per la difesa e la rappresentanza dell'Ucraina presso la Corte europea dei diritti dell'uomo e la Corte internazionale di giustizia contro la Russia, accusata di genocidio.
Paolo Di Falco