
Uno scherzo apparentemente innocuo e goliardico che sarebbe dovuto terminare in breve tempo ma che invece ha portato alla sua condanna dopo nove anni di processi. Fabrizio, operaio di Cremona, nel 2013 aveva deciso di giocare un scherzo all'amico quando gli ordinò un abbonamento, a sua insaputa, per la rivista a fumetti "Disney 313".
Un goliardata tra amici che, però, ha portato non solo alla fine del loro rapporto, ma anche a due indagini, tre procedimenti e due condanne arrivate con il patteggiamento per un totale di 13 mesi di reclusione. L'amico, insomma, non ha preso per nulla bene lo scherzo e l'ha fatta pagare, con i dovuti interessi, all'ex amico.
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Lo abbona a Paperino, ma l'amico non gradisce e si becca tre denunce e una condanna
Un "regalo" decisamente poco gradito quello dell'abbonamento al fumetto di Paperino che è costato, all'operaio di Cremona, la fine di un'amicizia e una condanna definitiva. La sorte dello sfortunato Paperino è spettata a Fabrizio che, nel 2013, aveva ben pensato di fare uno scherzo all'amico Stefano, incosciente del fatto che di lì a poco avrebbe dovuto sostenere tre processi e una condanna a 13 mesi di reclusione. Secondo quanto si apprende da La Provincia di Cremona, la vicenda sarebbe andata avanti per ben nove anni, cioè da quando Stefano ha ricevuto il primo numero del fumetto con annesso sollecito di pagamento. Da quel momento ha portato avanti una battaglia legale, effettuando, prima, una denuncia contro ignoti, e successivamente non accettando il risarcimento di mille euro proposto dall'amico come "scuse" per il maldestro scherzo, ma portando avanti il procedimento con l’accusa di sostituzione di persona.
Condannato a 13 mesi, svolgerà lavori di pubblica utilità
Come se non bastasse, Fabrizio ha poi dovuto pagare anche le spese legali dell'ex amico e sostenere anche un altro procedimento per aver falsificato l'autocertificazione, che gli avrebbe consentito di ottenere un legale d'ufficio, terminato con un altro patteggiamento per 10 mesi. A oggi il Gip ha condannato Fabrizio a 13 mesi e il suo avvocato ha chiesto e ottenuto dal giudice di poter tramutare la pena detentiva in lavori di pubblica utilità. "Non mi do pace. Per quello scherzo che ritenevo innocuo, mi è capitato tutto questo. Mi dispiace" - ha commentato Fabrizio al quotidiano.