
Il 7 febbraio è la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Una ricorrenza che nasce nel 2017 e che è stata voluta dal Ministero dell’Istruzione per sensibilizzare sulle tematiche che riguardano i due fenomeni in espansione.
Lo scopo è quello di contrastare il bullismo, tanto fisico quanto virtuale, ma anche di far comprendere ai ragazzi la gravità e le conseguenze che alcune azioni possono avere sugli altri.
-
Leggi anche:
- A Napoli c'è una scuola che ha deciso di non bocciare gli studenti, la preside: "Così salviamo gli 'scamazzati'"
- Insegnante aggredisce il preside davanti agli studenti: denunciato e sospeso dal servizio
- Picchia una maestra per strada perché lavora nella scuola del figlio
La sicurezza in rete
La sicurezza in rete riguarda principalmente due argomenti. Il primo ha a che fare con i crimini informatici e quindi con le misure da adottare per non cadere nelle trappole degli hacker. E questo colpisce tutti, aziende, siti istituzionali e privati. Ma c’è anche un secondo argomento da tenere a mente quando si parla di sicurezza in rete. Stiamo parlando di quell’insieme di competenze e conoscenze sul corretto utilizzo di internet che ci permette di non incorrere nei molteplici rischi presenti, i quali di solito vanno a impattare in misura maggiore le fasce deboli della popolazione. Tra questi rischi, ci sono sicuramente il bullismo e il cyberbullismo, due fenomeni che con la diffusione capillare del web hanno trovato terreno fertile per espandersi.
Proprio per far fronte a questo, In Italia è nata la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, che si festeggia oggi, 7 febbraio 2023, per la settima volta a partire dalla sua istituzione.
7 febbraio, Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo
Il 7 febbraio è la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Una ricorrenza fondata a partire dal 2017, quando ancora si associava esclusivamente al mondo scolastico e si chiamava Prima giornata contro il bullismo e il cyberbullismo a scuola. La scelta della data naturalmente non è stata casuale, in quanto il 7 febbraio si celebrava anche il cosiddetto Safer Internet Day (Giornata per una Rete più Sicura). Una ricorrenza istituita nel 2004 dall’Unione europea che, come facilmente intuibile dal nome, vuole sensibilizzare su un corretto utilizzo della rete.
Questa coincidenza nel calendario ha però generato qualche confusione in merito alla questione. Ogni 7 febbraio, a partire dal 2017, viene appunto celebrata la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. La stessa cosa non vale però per il Safer Internet Day, che invece cade il secondo giorno della seconda settimana di febbraio. Questo significa che nel 2023, proprio come nel 2017, le due Giornate coincidono, ma non sempre è così.
Differenza tra bullismo e cyberbullismo: la definizione
Ma qual è la differenza tra i due fenomeni? Possiamo dire, riassumendo, che il cyberbullismo è la declinazione virtuale del bullismo.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito dedica un’apposita pagina sul suo sito per dirimere i due fenomeni. Qui, oltre a una tabella con le principali differenze tra bullismo e cyberbullismo, è presente la seguente definizione: “Il cyberbullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest'ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi”.