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Insegnante aggredisce preside davanti agli studentiStando ai primi resoconti, un insegnante avrebbe aggredito il preside nel corridoio della scuola, davanti agli studenti sotto choc. Il personale scolastico ha avvertito subito i Carabinieri, che sono intervenuti per placare la lite.
Ora il professore, già sospeso dal servizio, rischia il licenziamento.

È successo in una scuola media in provincia di Venezia. La vicenda è stata raccontata da Il Corriere del Veneto.

Prof prende a pugni il preside davanti agli studenti

Nuovo episodio di violenza a scuola. Un insegnante avrebbe aggredito il preside 35enne della scuola, colpendolo ripetutamente al volto di fronte agli alunni attoniti. L’uomo ora rischia il licenziamento in tronco da parte dell’Ufficio scolastico regionale.

Ma cosa è successo di preciso? Appena entrato in servizio in tarda mattinata, il professore avrebbe cominciato a inveire contro il dirigente scolastico. I docenti, dopo aver intuito che la lite sarebbe potuta degenerare da un momento all’altro, hanno avvertito i Carabinieri. Hanno fatto bene, dato che in poco tempo il docente è passato dalle parole alle mani: si è scagliato contro il preside prendendolo a pugni in pieno corridoio. I Carabinieri sono intervenuti appena in tempo per fermare la colluttazione. Hanno quindi separato i due per poi portare il professore in caserma e procedere con l’identificazione.

Il preside: “Le ferite interiori sono più gravi di quelle fisiche”

Come riporta Il Corriere del Veneto, il preside, che con i suoi 35 anni è tra i più giovani d’Italia, si è detto molto dispiaciuto per l’accaduto, soprattutto perché molti studenti della sua scuola hanno assistito alla scena. “Il diverbio è nato per motivi professionali”, ha chiarito il dirigente. “Ciò che più mi dispiace è che così tanti ragazzi presenziassero alla scena: le ferite interiori di chi assiste ad un’aggressione sono ben più gravi di quelle fisiche che ho subito e delle quali non conservo già più alcuna traccia.

Il docente protagonista della vicenda ora rischia il licenziamento. Ma non sarà il preside a prendere il provvedimento, bensì l’Ufficio scolastico regionale, che si occupa delle sanzioni disciplinari che vanno al di là della sospensione.