Cicerone97
Sapiens
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Concetti Chiave

  • Il ciclope Polifemo è descritto come un mostro solitario, lontano dalla società e privo di rispetto per le istituzioni civili e religiose.
  • La grotta di Polifemo è caratterizzata da recinti per greggi, formaggi, boccali e vasi pieni di latte, mostrando l'abbondanza di risorse.
  • Odisseo e i suoi compagni entrano nella grotta con l'intenzione di prendere formaggi e pecore, ma Odisseo spera di ricevere doni dal ciclope.
  • Polifemo ritorna alla grotta con un pesante carico di legna e chiude l'entrata con un enorme masso, intrappolando Odisseo e i suoi compagni.
  • Polifemo esegue le sue faccende domestiche con ordine, mungendo le pecore e preparando il latte per il suo consumo personale.
In questa parafrasi viene analizzata la figura del ciclope Polifemo nell'Odissea. Di descrivono in particolare modo tutti i versi di questo passo dell'opera dello scrittore di età antica Omero, ovvero l'Odissea. Nello specifico è stata effettuata la parafrasi relativa alla figura del ciclope Polifemo. Si riporta anche la parte relativa alla parafrasi dei versi 330-440 del passo citato.

Indice

  1. Parafrasi su Polifemo
  2. Continuo della parafrasi

Parafrasi su Polifemo

Allora quando sbarcammo sulla costa vicina, ad un certo punto ancora sul mare all'orizzonte vedemmo una grande caverna sotto l’ombra degli allori; qui c’erano molti greggi di pecore e capre; li circondava un recinto fatto di mattoni pietrosi, di alti pini e di querce frondose.
Qui dimorava un uomo, un mostro, che pascolava le pecore, da solo, in disparte dalla società, e non aveva contatti con gli altri, ma viveva solitario, ed aveva l’animo non rispettoso delle istituzioni civili e religiose. Era un creatura orribile enorme; e non era simile a un uomo che mangiava il pane, ma sulla boscosa cima di grandi montagne, e sembra appartato dagli altri. la fiugra di PolifemoAllora comandai ai fedeli compagni di restare sulla nave e dio farle la guardia; e io, dopo aver scelto i dodici più coraggiosi, mi incamminai, ma avevo un otre di pelli di capra, pieno di dolce vino nero; me lo regalò Marone, il sacerdote di Apollo figlio di Evanto. Rapidamente giungemmo alla grotta, ma dentro non era presente; pascolava le grasse pecore. Entrati nell'antro, scorgemmo ogni cosa; i graticci erano sfondati dal peso dei formaggi; c'erano recinti per gli agnelli ed i capretti; ed erano separati per ogni età: i primi, i secondi e gli ultimi nati; tutti i boccali traboccavano di latte, ed i secchi e i vasi in cui le mungeva. Subito allora i compagni mi pregarono di andarcene dopo aver rubato e mangiato i formaggi, ce ne tornassimo alla nave con pecore ed agnelli come bottino; ma io li ignorai –e sarebbe stato molto meglio- perché vedendo il ciclope in persona mi avrebbe dato numerosi regali.
Parafrasi Polifemo Odissea, dal verso 181 al 460 articolo

Continuo della parafrasi

Ah! La sua presenza fece terrore ai compagni. Lì, con un fuoco acceso, gli facemmo regali, ed anche noi fummo ricambiati con dei formaggi, e lo aspettammo dentro il suo antro, seduti, finché arrivò pascolando; portava un pesante fardello di legna secca, per il suo pasto. Polifemo entrò nella grotta e fece cadere la legna che produsse un forte frastuono e noi spaventati fuggimmo in fondo alla caverna. Egli sospinse nel vasto antro le sue grasse bestie, tutte quelle che aveva da mungere; i maschi, montoni e caproni, invece li lasciò fuori nel recinto. Levò in alto un grossa pietra e la posò sull'entrata: il suo peso era così grande che neanche ventidue carri solidi a quattro ruote, l'avrebbero rimosso dal suolo. Tanto grande era un masso che lo spinse davanti la porta. Poi sedeva mungere le sue pecore, mungeva le capre belanti, tutto con ordine, e sotto ad ogni madre sospingeva il suo piccolo. Subito dopo fece cagliare una metà di quel bianco latte addensato, lo depose in un cesto di vimini. L'altra metà la mise nei vasi per berla e per cena. Quando ebbe sbrigato le faccende, accese il fuoco, ci scorse e ci domandò: "Forestieri, chi siete? Da quali rotte del mare venite? Forse per qualche traffico o andate vagando come fanno i pirati che girano qua e là a recar danno alle genti?".
per ulteriori approfondimenti sulla figura del Ciclope vedi anche qua

Domande da interrogazione

  1. Qual è la descrizione del ciclope Polifemo nell'Odissea?
  2. Polifemo è descritto come un mostro enorme e orribile, che vive solitario e lontano dalla società, senza rispetto per le istituzioni civili e religiose.

  3. Cosa trovano Ulisse e i suoi compagni nella caverna di Polifemo?
  4. Nella caverna trovano molti greggi di pecore e capre, formaggi, e vari contenitori pieni di latte.

  5. Qual era il piano iniziale dei compagni di Ulisse una volta entrati nella caverna?
  6. I compagni volevano rubare i formaggi e tornare alla nave con pecore e agnelli come bottino.

  7. Come reagiscono Ulisse e i suoi compagni all'arrivo di Polifemo?
  8. All'arrivo di Polifemo, i compagni sono terrorizzati e si nascondono in fondo alla caverna.

  9. Quali domande pone Polifemo a Ulisse e ai suoi compagni?
  10. Polifemo chiede chi sono, da dove vengono e se sono lì per traffici o come pirati che recano danno.

Domande e risposte

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